“Come ha evidenziato il Presidente Boccia, la riscrittura delle norme sulla class action sembra essere concepita in modo punitivo verso le imprese. – Commenta Il direttore generale di Confindustria Marcella Panucci.”Non siamo contrari a intervenire sulle norme attuali, ma abbiamo rilevato alcune criticità molto chiare. Le tre più importanti sono rimaste finora irrisolte e mi riferisco a:
1. il tema delle adesioni dei singoli all’azione giudiziaria dopo la sentenza di condanna dell’impresa, che credo non necessiti di particolari commenti; 2. la scelta di imporre alle imprese il pagamento di un compenso “premiale” agli avvocati quando la causa va a buon fine, scelta che evoca il concetto dei danni punitivi; 3. la retroattività delle nuove norme che, sebbene abbiano formalmente una veste processuale, sono destinate a produrre effetti anche sostanziali, visto che il perimetro soggettivo e oggettivo della class action viene notevolmente ampliato.
Sono questioni di portata generale e, credo di poter dire, di buon senso. Nonostante questo – conclude Panucci – durante il dibattito in Commissione Giustizia alla Camera l’unica forza politica che le ha sostenute, evidenziandone l’importanza per le imprese e per la tenuta complessiva del sistema-giustizia è stata Forza Italia. Confidiamo che in Aula, data la rilevanza trasversale di questi temi per il mondo delle imprese, altre forze politiche, anche di maggioranza, possano condividerle e portarle avanti.”