Il secondo tavolo sulla vertenza dei Riders, convocato al ministero dello Sviluppo economico, si è concluso ancora ua volta con un nulla di fatto. In campo le posizioni contrapposto delle multinazionali del food delivery e dei rappresentanti dei lavoratori. Sindacati e lavoratori chiedono l’inquadramento nei contratti collettivi nazionali esistenti che possano riconoscere il rapporto di lavoro subordinato per i fattorini di tutta Italia. Le aziende, invece, preferiscono contratti a tutele minime. Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico ha rimandato tutto ai tavoli tecnici che sono stati convocati a settembre ribadendo la possibilità di intervenire attraverso leggi e provvedimenti proposti in parlamento.
Servizio a cura di Alessia Pontoriero