“La crisi dell’ex Ilva e la sua soluzione, sono decisive per il futuro industriale del Paese e per tutta la filiera manifatturiera. Se il ministro Giorgetti ritiene ancora che l’acciaio sia strategico è questo il tempo di dare risposte soprattutto ai lavoratori”. Lo affermano Roberto Benaglia, segretario generale Fim Cisl e Valerio D’Alò, segretario nazionale Fim Cisl con delega alla siderurgia.
La situazione del polo siderurgico di Taranto e di tutto il gruppo Arcelor Mittal Italia “è tornata nell’oscurità e rischia di compromettere il futuro produttivo e occupazionale. Il 2021 doveva essere l’anno del rilancio produttivo, del rientro al lavoro dei cassintegrati e dell’ingresso dello Stato tramite Invitalia nel capitale del gruppo ma a tutt’oggi nulla di questo è successo e l’incertezza ha preso il sopravvento. Finora i fatti sono stati prodotti dalle diverse sentenze del Tar di Lecce e del Consiglio di Stato”, sottolineano.
E.G.


























