Domani, martedì 6 giugno, è in programma a Messina “Il ponte sullo Stretto. Infrastrutture e trasporti per unire l’Italia”, un evento organizzato dalla Cisl e dalle federazioni di categoria Filca-Cisl e Fit-Cisl, con la partecipazione – tra gli altri – del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, del segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, dell’AD del Gruppo FS e dei presidenti delle regioni Sicilia e Calabria. L’evento, che si terrà dalle ore 9.00 alle 13.00 sulla nave Elio ormeggiata presso Rada San Francesco e sarà trasmesso in streaming su filcacisl.it e fitcisl.org, nasce come momento di confronto partecipato e un punto di inizio di una discussione condivisa, per parlare di Ponte sullo Stretto, per verificare lo stato dell’arte del progetto e le sue evoluzioni e per approfondire quello che comporterà per il futuro della Sicilia e dell’Italia intera, la realizzazione di una simile grande opera.
Ad aprire i lavori sarà Enzo Pelle, segretario Generale Filca-Cisl, che dichiara: “L’approvazione del decreto ponte sullo Stretto fa ben sperare che l’opera più discussa della storia del Paese possa essere finalmente realizzata. Un’opera che ha diviso le persone, ma che unirà praticamente i siciliani al continente e viceversa. Un’opera non solo simbolica, che darà impulso allo sviluppo del Paese partendo dal Sud, con le caratteristiche della sostenibilità”.
“Adesso – spiega Pelle – bisogna partire subito con una serie di attività propedeutiche, a cominciare dai protocolli per la formazione dei tantissimi lavoratori da coinvolgere, per garantire nei cantieri la sicurezza, la regolarità e la legalità. La costruzione del ponte tra Calabria e Sicilia potenzierà la rete infrastrutturale del meridione e darà senso al completamento e alla realizzazione di numerose opere, comprese quelle complementari. L’opera, inoltre, darà grande valore aggiunto all’Alta velocità ferroviaria, favorendo i collegamenti sostenibili”.
Il segretario Pelle ricorda che già dal 2004 erano stati sottoscritti protocolli applicati nei lavori per la ‘Variante di Cannitello’, in Calabria, un’opera propedeutica alla realizzazione del collegamento sullo Stretto. “Oggi l’esigenza resta la stessa: garantire la formazione, la legalità, la sicurezza e la corretta applicazione contrattuale, in tutti i cantieri, specie in quelli dove si investe di più. Il ponte darà qualità al sistema delle costruzioni, sia agli operatori economici sia alle professionalità del lavoro e deve diventare il cantiere della modernità, dell’innovazione, della sostenibilità, della totale sicurezza per chi vi opera”.
Secondo uno studio di PWC e dell’Università Bocconi la realizzazione del ponte e delle opere complementari prevede la creazione di circa 15mila posti di lavoro l’anno per tutta la durata della costruzione, oltre a 100mila posti nella filiera coinvolta in fornitura dei materiali e di mezzi d’opera. “Il ponte sullo Stretto, per l’edilizia, può essere determinante e rappresentare il salto qualitativo che il settore deve necessariamente affrontare per essere al passo con i tempi e partecipare al rinnovamento sostenibile e moderno del nuovo modo di costruire e del nuovo mondo delle costruzioni”, conclude il segretario generale della Filca.
e.m.

























