Secondo quanto reso noto dall’Istat, a ottobre i prezzi alla produzione dell’industria aumentano dell’1,5% su base mensile e diminuiscono del 9,5% su base annua (era -14,1% a settembre).
L’aumento congiunturale dei prezzi alla produzione dell’industria si deve quasi totalmente al rialzo dei prezzi del comparto energetico – in particolare della fornitura di energia elettrica e gas – sul mercato interno; al netto di tale comparto, i prezzi sono in lieve calo. Il ridimensionamento della loro flessione su base annua riflette l’attenuarsi della dinamica tendenziale negativa della componente energetica sempre sul mercato interno dove, per contro, si amplia la flessione tendenziale dei prezzi dei beni intermedi e rallenta ulteriormente la crescita su base annua dei prezzi dei beni di consumo (+3,5%, da +4,5% di settembre).
Per le costruzioni, il lieve calo su base mensile dei prezzi è dovuto al ribasso dei costi di alcuni materiali.
Per i servizi, l’aumento congiunturale dei prezzi nel terzo trimestre 2023 sottende dinamiche differenziate: si segnalano, da un lato, i rialzi per i servizi di trasporto merci su strada, di supporto alle imprese e di informazione, dall’altro, i ribassi per i servizi di trasporto aereo e marittimo.
A settembre 2023 il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, torna a crescere su base mensile (+1,2%) dopo due cali consecutivi. Nel dettaglio, si registra un incremento delle vendite su entrambi i mercati, con una espansione più ampia sul mercato interno mercati (+1,5% su quello interno e +0,6% su quello estero). Nella media del terzo trimestre la dinamica congiunturale complessiva si conferma positiva (+0,3%).
In termini tendenziali e al netto degli effetti di calendario, l’indicatore generale è in diminuzione (-2,6%), per il sesto mese consecutivo. In calo risultano anche gli indici relativi ai principali raggruppamenti d’industrie, ad eccezione dei beni strumentali (+8,8%).
Con riferimento al settore manifatturiero, la flessione tendenziale di settembre caratterizza sia il dato in valore sia quello in volume (rispettivamente, -2,8% e -2,7%).
e.m.




























