Orgoglio e senso di appartenenza, desiderio di restare a lungo in quell’azienda e una percezione di esclusività del proprio impiego. Sono questi i sentimenti manifestati dai dipendenti dei 75 miglior ambienti di lavoro che operano nel nostro paese secondo la classifica Best Workplaces Italia 2025 stilata da Great Place to Work Italia, che ha preso in esame 404 organizzazioni, ascoltando il parere di oltre 203mila collaboratori, il 59% dei quali maschi e il 41% donne. Uno su due (49%) è un Millennial, quasi 4 su 10 (39%) appartengono alla Generazione X e meno di uno su 10 (7%) sono della Gen Z.
La classifica è stata realizzata suddividendo le imprese sulla base del numero degli addetti. Al primo posto, tra le imprese sopra i mille dipendenti, troviamo la francese Teleperformance che fornisce servizi di assistenza tecnica, informatica, social media e customer service. Il primato, nella categoria 500-999 addetti, spetta alla catena di alberghi Hilton. È l’italiana Bending Spoons, nota per lo sviluppo di app per iOS e Android, in vetta nella sezione 499-150 addetti, c’è poi la farmaceutica Biogen a guidare il gruppo delle imprese 149-50 collaboratori e, infine, la milanese Auditel, che raccoglie i dati dell’ascolto televisivo, conquista l’oro tra le imprese con 49-10 dipendenti.
Tra i settori più rappresentati al primo posto troviamo l’IT, dove si concentrano il 30,67% delle aziende, seguiti dalla farmaceutica e dalle biotecnologie con il 14,67% delle imprese, mentre il 12% sono nei servizi assicurativi e finanziari e fuori dal podio troviamo l’industria manifatturiera con il 10,67%. Sulla collocazione geografica 7 aziende su 10, il 70%, sono tra Lombardia, 52%, e Lazio, 17,3%.
Ma quali sono i fattori e gli indicatori che permettono a un’azienda di piazzarsi nel ranking dei 75 migliori luoghi di lavoro? L’elevato livello di fiducia dei dipendenti si traduce in una crescita del fatturato, con i ricavi che mediamente sono cresciuti del 19,5% rispetto all’anno precedente. Nei best workplaces il Trust Index medio, l’indicatore che misura il clima di fiducia, si attesta all’84%, in calo di 5 punti percentuali rispetto alla rilevazione dello scorso anno. Questo perché nella classifica 2025 sono state inserite anche le aziende tra i 500 e i 999 collaboratori dove questo indice si attesta al 75%. In rapporto alle organizzazioni che non compaiono nella classifica il divario nel Trust Index è del 40%. L’Overall Satisfaction, una valutazione più diretta sull’eccellenza di un ambiente di lavoro, nel 2025 si è attestato all’87%, in calo di 5 punti sul 2024, con una differenza del +44% nel confronto con la media italiana (43%).
Si registra, infine, una sostanziale stabilità per gli indicatori che riguardano temi quali DE&I, flessibilità e welcoming mentre aspetti quali il coinvolgimento nelle decisioni, la visione strategica e la capacità di adattamento ai cambiamenti sono in calo. Le differenze più significative tra le best 75 e le altre imprese si riscontrano nell’orgoglio del proprio lavoro, il desiderio di restare a lungo all’interno di quella organizzazione e la percezione dell’esclusività del proprio impiego, con un distacco che per tutte e tre le voci sia attesta intorno al 30%.