I segretari generali di Fim Fiom Uilm, Ferdinando Uliano, Michele De Palma, Rocco Palombella, hanno inviato una lettera al Governo per un incontro urgente sulla vertenza dell’ex Ilva.
“Alla luce di un quadro di sempre maggiori criticità ed incertezze relative al piano di salvataggio dell’ex Ilva, alla decarbonizzazione, al continuo rinvio del bando di gara senza alcuna spiegazione valida e preventiva e ai drammatici effetti sociali ed occupazionali” scrivono i leader metalmeccanici, si chiede “con urgenza la convocazione del tavolo permanente presso la Presidenza del Consiglio”.
Alla base di questo stato di incertezza c’è la decisione degli azeri di Baku Steel di ritirarsi dalla partecipazione al bando relativa alla procedura di cessione dei complessi aziendali già riconducibili a Ilva, che pure avevano alimentato speranze di risoluzione della vicenda con la presentazione di un piano a marzo 2025 ritenuto il migliore tra i pervenuti. La decisione del gruppo, secondo quanto riferito in via informale ai commissari, sarebbe arrivata in seguito alle resistenze dell’amministrazione comunale di Taranto, guidata dal sindaco Bitetti, così come della comunità tutta, a ospitare la nave rigassificatrice nel porto che, verosimilmente, verrà spostata a Gioia Tauro.
Le nuove offerte vincolanti – tra cui le più quotate quelle di Jindal Steel e Bedrock – dovranno pervenire entro il 26 settembre, una proroga – comunicano quest’oggi i commissari straordinari di Acciaierie d’Italia in as e di Ilva in as -richiesta dagli stessi soggetti proponenti. “La decisione – si legge in una nota – è stata assunta con l’obiettivo di consentire ai proponenti di completare la documentazione necessaria, nel pieno rispetto dei principi di trasparenza e parità di trattamento tra gli operatori coinvolti”.