“Dopo una lunga vertenza, oltre 40 ore di sciopero e quattro giorni di trattativa no stop, la firma dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro di un milione e mezzo di metalmeccaniche e metalmeccanici, rappresenta davvero una buona notizia per tutto il paese”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, commenta l’intesa raggiunta tra Federmeccanica/Assistal, Fim, Fiom e Uilm.
“L’accordo – prosegue il leader della Cgil – prevede aumenti salariali che vanno oltre il recupero dell’inflazione, redistribuendo alle lavoratrici e ai lavoratori anche una parte della produttività da loro realizzata. Con il nuovo contratto, inoltre, si realizzano importanti avanzamenti per quanto riguarda, per esempio, il diritto alla stabilizzazione e alla formazione per tempi determinati e somministrati, sulla riduzione dell’orario di lavoro per i turnisti, come pure vengono rafforzate le politiche di genere e per la salute e la sicurezza”.
“Un risultato – sottolinea il segretario generale della Cgil – che evidenzia, ancora una volta, l’importanza della contrattazione nazionale e che chiede a tutte le parti sociali di lavorare concretamente per ottenere un sostegno legislativo alla rappresentanza e ai contratti collettivi nazionali di lavoro e porre così fine ai cosiddetti contratti pirati che indeboliscono i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”.
“Ora – conclude Landini – la parola passa alle lavoratrici e ai lavoratori. Nelle prossime settimane l’ipotesi di accordo sarà illustrata nelle assemblee nei luoghi di lavoro e sottoposta al referendum”.
“La firma del nuovo contratto nazionale dei metalmeccanici è un risultato importante non solo per tutto il settore ma per il paese. Un accordo che valorizza il lavoro, tutela il potere d’acquisto, offre risposte concrete in un momento economico complesso”. E’ quanto sottolinea sui social la segretaria generale della Cisl Daniela Fumarola. “L’aumento salariale, il rafforzamento della contrattazione, le risposte per i lavoratori precari , le maggiori tutele sulla sicurezza, sulla formazione e sulla parità di genere rappresentano un passo avanti significativo.
Questo rinnovo dimostra che, quando il dialogo sociale è concreto e responsabile, si possono ottenere risultati che migliorano la vita delle persone e rafforzano la competitività delle imprese. È una buona notizia per 1,5 milioni di lavoratrici e lavoratori, per le loro famiglie e per tutto il sistema produttivo italiano”, conclude la leader Cisl.


























