Le organizzazioni sindacali Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs hanno dichiarato “con effetto immediato” lo stato di agitazione, con la conseguente adozione di tutte le iniziative ad esso connesse, a causa della decisione di Dsquared2 Spa di licenziare 29 lavoratori presso la sede di Milano. Oggi, infatti, si chiuderà la fase sindacale di confronto prevista dalla legge (45 giorni) e si aprirà la fase amministrativa presso la Regione Lombardia.
Purtroppo, spiega una nota unitaria,” l’azienda non ha accolto le richieste sindacali riguardanti il ricorso agli ammortizzatori sociali e ha solo proposto minime misure di ricollocazione che non garantiscono reali prospettive occupazionali e lasciano molti dubbi”. Da ultimo, l’offerta economica proposta dall’azienda è stata ritenuta non accettabile.
Per questo, conclude la nota, Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs “continueranno a chiedere con forza soluzioni alternative ai licenziamenti; sostegno concreto al reddito dei lavoratori; un piano industriale rispettoso del lavoro; vere soluzioni interne di ricollocazione”.




























