Entrato dalla porta, uscito dalla finestra. La norma ribattezzata “salva-imprenditori”, prevista dal comma 176 del maxi emendamento alla manovra e che esonerava i datori di lavoro dal pagare gli arretrati ai lavoratori sottopagati in caso di condanna ai sensi dell’articolo 36 della Costituzione , non entrerà nel testo finale che oggi approda alla Camera.
L’emendamento Pogliese poi Gelmetti, ispirata a una proposta già presentata nei mesi scorsi da Fratelli d’Italia, prevedeva che il datore di lavoro non possa essere condannato al pagamento di differenze retributive o contributive per il periodo precedente il deposito del ricorso per violazione dell’articolo 36 della Costituzione se ha applicato “lo standard retributivo previsto dal contratto collettivo”.
Contro la misura si erano opposti sindacati e opposizioni, che l’hanno definita “un insulto ai lavoratori poveri”.


























