• Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Contatti
giovedì, 23 Ottobre 2025
  • Accedi
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Amazon diventa un operatore postale in Italia

    Il futuro del lavoro che non c’è

    Due leghe e due leader. Il modello tedesco della Cdu-Csu nei piani di Zaia

    Due leghe e due leader. Il modello tedesco della Cdu-Csu nei piani di Zaia

    Meloni, l’underdog dal consenso inossidabile ottenuto rinnegando sé stessa

    Meloni, l’underdog dal consenso inossidabile ottenuto rinnegando sé stessa

    L’evasione fiscale: un fenomeno ancora da interpretare

    Quel che il governo non dice sull’economia italiana

    La profezia di Renzi e l’ostacolo-Vannacci sulla strada del bis di Meloni

    La profezia di Renzi e l’ostacolo-Vannacci sulla strada del bis di Meloni

    Istat, a giugno inflazione accelera all’1,3%, in un mese prezzi +0,2%

    L’inflazione che fa paura è quella da supermercato

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Saccone (Slc Cgil): questo contratto servirebbe anche alle aziende per scommettere sul loro futuro

    Saccone (Slc Cgil): questo contratto servirebbe anche alle aziende per scommettere sul loro futuro

    Pam Panorama, Filcams, Fisascat e Uilticus di Roma e Lazio proclamato lo sciopero

    Pam Panorama, Filcams, Fisascat e Uilticus di Roma e Lazio proclamato lo sciopero

    Appalti Nexive, Cgil e Slc: imprenditore sotto inchiesta, lavoratori in mezzo a una strada 

    Appalti Nexive, Cgil e Slc: imprenditore sotto inchiesta, lavoratori in mezzo a una strada 

    Agenzia Dire, sindacati: il 26 gennaio incontro con il sottosegretario Barachini

    Editoria, sciopero all’Agenzia Dire per stipendi mancanti

    Federmeccanica, il terzo trimestre 2019 conferma la recessione

    La Cgil lancia l’allarme: è notte fonda per l’industria italiana. Landini: dal governo solo propaganda, mancano politiche industriali

    Sottoscritta ipotesi d’accordo per le piccole e medie imprese tessili e chimiche

    La tutela dei lavoratori con patologie oncologiche, croniche o invalidanti: novità normative e prospettive di uguaglianza sostanziale

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione
    Vetro, varata la piattaforma di rinnovo del contratto, 205 euro di aumento

    Contratti, varata la piattaforma per il rinnovo del vetro e lampade, 235 euro la richiesta di aumento

    La bozza della legge di bilancio 2026 bollinata dalla Ragioneria

    Siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto chimico-farmaceutico

    Artigiani, contratto Pmi moda, chimica, ceramica: firmata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto

    McDonald’s Italia, al via la trattativa per la sottoscrizione del primo contratto integrativo aziendale

    McDonald’s Italia, sindacati e azienda siglano il primo contratto integrativo

    Il report Istat sulle previsioni di forze di lavoro al 2050

    Stima dell’impatto su vari salari della detassazione sugli aumenti contrattuali, del drenaggio fiscale e della riforma dell’Irpef

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    La rivoluzione della longevità, di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma. Editore Il Sole 24 Ore

    La rivoluzione della longevità, di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma. Editore Il Sole 24 Ore

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Sfruttare i viventi, di Paul Guillibert. Editore Ombre Corte

    Sfruttare i viventi, di Paul Guillibert. Editore Ombre Corte

  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro
  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Amazon diventa un operatore postale in Italia

    Il futuro del lavoro che non c’è

    Due leghe e due leader. Il modello tedesco della Cdu-Csu nei piani di Zaia

    Due leghe e due leader. Il modello tedesco della Cdu-Csu nei piani di Zaia

    Meloni, l’underdog dal consenso inossidabile ottenuto rinnegando sé stessa

    Meloni, l’underdog dal consenso inossidabile ottenuto rinnegando sé stessa

    L’evasione fiscale: un fenomeno ancora da interpretare

    Quel che il governo non dice sull’economia italiana

    La profezia di Renzi e l’ostacolo-Vannacci sulla strada del bis di Meloni

    La profezia di Renzi e l’ostacolo-Vannacci sulla strada del bis di Meloni

    Istat, a giugno inflazione accelera all’1,3%, in un mese prezzi +0,2%

    L’inflazione che fa paura è quella da supermercato

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Saccone (Slc Cgil): questo contratto servirebbe anche alle aziende per scommettere sul loro futuro

    Saccone (Slc Cgil): questo contratto servirebbe anche alle aziende per scommettere sul loro futuro

    Pam Panorama, Filcams, Fisascat e Uilticus di Roma e Lazio proclamato lo sciopero

    Pam Panorama, Filcams, Fisascat e Uilticus di Roma e Lazio proclamato lo sciopero

    Appalti Nexive, Cgil e Slc: imprenditore sotto inchiesta, lavoratori in mezzo a una strada 

    Appalti Nexive, Cgil e Slc: imprenditore sotto inchiesta, lavoratori in mezzo a una strada 

    Agenzia Dire, sindacati: il 26 gennaio incontro con il sottosegretario Barachini

    Editoria, sciopero all’Agenzia Dire per stipendi mancanti

    Federmeccanica, il terzo trimestre 2019 conferma la recessione

    La Cgil lancia l’allarme: è notte fonda per l’industria italiana. Landini: dal governo solo propaganda, mancano politiche industriali

    Sottoscritta ipotesi d’accordo per le piccole e medie imprese tessili e chimiche

    La tutela dei lavoratori con patologie oncologiche, croniche o invalidanti: novità normative e prospettive di uguaglianza sostanziale

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione
    Vetro, varata la piattaforma di rinnovo del contratto, 205 euro di aumento

    Contratti, varata la piattaforma per il rinnovo del vetro e lampade, 235 euro la richiesta di aumento

    La bozza della legge di bilancio 2026 bollinata dalla Ragioneria

    Siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto chimico-farmaceutico

    Artigiani, contratto Pmi moda, chimica, ceramica: firmata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto

    McDonald’s Italia, al via la trattativa per la sottoscrizione del primo contratto integrativo aziendale

    McDonald’s Italia, sindacati e azienda siglano il primo contratto integrativo

    Il report Istat sulle previsioni di forze di lavoro al 2050

    Stima dell’impatto su vari salari della detassazione sugli aumenti contrattuali, del drenaggio fiscale e della riforma dell’Irpef

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    La rivoluzione della longevità, di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma. Editore Il Sole 24 Ore

    La rivoluzione della longevità, di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma. Editore Il Sole 24 Ore

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Sfruttare i viventi, di Paul Guillibert. Editore Ombre Corte

    Sfruttare i viventi, di Paul Guillibert. Editore Ombre Corte

  • Appuntamenti
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro
No Result
View All Result

Home - Approfondimenti - Analisi - Alle origini della tutela contro i licenziamenti individuali ingiustificati

Alle origini della tutela contro i licenziamenti individuali ingiustificati

di Giuliano Cazzola
24 Febbraio 2017
in Analisi

A sentire il dibattito, sembra che il diritto del lavoro abbia avuto inizio con lo Statuto dei lavoratori (legge n.300/1970). E che il licenziamento individuale sia sempre stato regolato dall’articolo 18, inclusa la reintegra nel posto di lavoro, in caso di recesso ingiustificato e quindi illegittimo. E’ bene allora ricordare un po’ di storia della disciplina del licenziamento e della lunga battaglia dei sindacati, durata decenni, per introdurre procedure e misure di tutela dei lavoratori e superare un regime di libertà di licenziamento. Partiamo dalla disciplina prevista dal codice civile del 1942 che contemplava due fattispecie di licenziamento individuale regolate, rispettivamente, dall’articolo 2118 (licenziamento con preavviso o ad nutum) e dall’articolo 2119 (licenziamento per giusta causa o in tronco, quale reazione ad un fatto che non consente neppure  la prosecuzione provvisoria del rapporto).

Per un lungo periodo il licenziamento in tronco privava il lavoratore anche della liquidazione. In sostanza, nell’immediato dopoguerra e fino alla legge n.604 del 1966 (che aggiunse, per la legittimità del recesso,  il requisito di un giustificato motivo, sindacabile in giudizio) il datore di lavoro aveva facoltà di licenziare un proprio dipendente senza dover fornire alcuna motivazione ma ottemperando solamente all’obbligo di assegnare un congruo preavviso o di corrispondere un’indennità sostitutiva come previsto dalle norme contrattuali. Analoga disciplina valeva – in nome di un’astratta par condicio  per le dimissioni del lavoratore. 

Fino al 1966, dunque, l’unica sindacabilità possibile dei motivi del licenziamento avvenne – salvo l’eventuale ricorso giudiziario per  i casi di giusta causa – per via contrattuale mediante una serie di accordi interconfederali che istituivano – in parallelo con una procedura prevista per i licenziamenti collettivi – un percorso intersindacale di conciliazione di arbitrato nel settore dell’industria.

Gli accordi interconfederali che disciplinarono questa materia furono tre: il primo siglato il 7 agosto 1947 (dopo che era venuto a scadenza il provvedimento legislativo di blocco dei licenziamenti operante negli anni 1945 e 1946: l’accordo ne compensò la fuoriuscita); il secondo il 18 ottobre 1950; il terzo il 29 aprile 1965, che, in pratica, ‘’tirò la volata’’ alla legge n.604 dell’anno successivo (particolare curioso: durante il dibattito i parlamentari della Cisl – allora non c’era l’incompatibilità ed erano eletti all’interno dei partiti, quasi tutti dalla DC – si opposero alla legge in nome dell’autonomia contrattuale). In sostanza, la normativa che segnò di sé un’intera fase (un quindicennio) di storia sindacale nella lotta contro i licenziamenti ingiustificati  fu  quella sancita nell’accordo del 1950. E fu anche l’unica occasione in cui una procedura di conciliazione e di arbitrato, in materia di recesso, trovò applicazione nell’ambito del sistema di relazioni industriali.

Ricordiamo, infatti, che un tentativo di rilancio della risoluzione stragiudiziale delle controversie di lavoro venne effettuato con la legge n.183 del 2010 (il c.d. Collegato lavoro) le cui disposizioni in proposito – nonostante le polemiche che contraddistinsero l’iter del disegno di legge, sottoposto a ben sette letture – sono rimaste lettera morta. Ma dal 1950 in poi la procedura di conciliazione e di arbitrato era tutto ciò che ‘’passava il convento’’ agli effetti della  tutela contro l’arbitrio padronale. Caratteristiche essenziali di questa forma di ‘’giustizia privata’’ erano le seguenti: in caso di licenziamento ai sensi dell’articolo 2118 era previsto un primo passaggio consistente in un tentativo di conciliazione, fallito il quale si poteva far ricorso ad un Collegio (costituito da tre membri di cui due indicati rispettivamente dall’organizzazione sindacale a cui il lavoratore era iscritto o aveva conferito mandato  e dall’associazione datoriale ed un terzo estratto per sorteggio da una lista comune), il quale, dopo aver esperito inutilmente  un ulteriore tentativo di conciliazione, pronunciava il proprio lodo.

Nel caso in cui fossero riconosciute le ragioni del lavoratore, il Collegio invitava (platonicamente) il datore a riassumere il dipendente o, in caso di suo (normale) rifiuto, a versare una penale da un minimo di cinque ad un massimo di otto mensilità (nelle aziende che occupavano da 36 a 80 lavoratori  le penale veniva ridotta rispettivamente a 2,5 mensilità e a quattro mensilità, mentre nelle imprese fino a 35 dipendenti poteva aver luogo soltanto un ‘’esame conciliativo’’ in sede aziendale.  In caso di licenziamento per giusta causa, il datore poteva chiedere, in attesa della sentenza del giudice, la sospensione della procedura che veniva ripresa successivamente nel caso di condanna del datore stesso. Riassunta in estrema sintesi la procedura, è il caso di valutarne il funzionamento effettivo.

Ci aiuta in questa ricerca storica una pubblicazione de il Mulino del lontano 1968: ‘’La disciplina dei licenziamenti nell’industria italiana (1950-1964)’’ a cura del ‘’Gruppo di lavoro sulla formazione extra-legislativa del diritto del lavoro delle Università di Bari e Bologna (ovvero le scuole di Gino Giugni e Federico Mancini)’’, con una lunga introduzione di Umberto Romagnoli. La raccolta sistematica dei dati dell’esperienza inerente all’applicazione dell’accordo del 1950 ‘’ha definitivamente chiarito che il baricentro della tutela contro i licenziamenti ad nutum si è spostato dal livello arbitrale dove sembrava situato, a quello della conciliazione in sede intersindacale o in sede di collegio arbitrale’’.  Il che – secondo Romagnoli – ha provocato una grossa delusione, soprattutto a chi sperava (e non erano pochi) che i lodi emersi in sede arbitrale avrebbero dato luogo ad una ‘’catena di precedenti’’ suscettibili di dettare le linee della nuova disciplina del recesso ad nutum’’.   

La percentuale dei responsi arbitrali fu davvero modesta: nella capitali del c.d. triangolo industriale (Torino, Milano, Genova) aveva riguardato il 6% dei 2.997 ricorsi proposti nel periodo 1950-1964 (con una punta massima  del 13,6% a Genova ed una minima del 2,5% a Torino). La percentuale più numerosa di lodi si registrò (21% dei 1.616 ricorsi) nel 1951 per scendere negli anni successivi. Il numero dei lavoratori assistiti dalla Cgil era pari al 70-75%  mentre la Cisl era presente nel 15-20% dei casi. Ad eccezione dei primi tre anni i licenziamenti ritirati  si mantennero sempre ad un livello modesto, intorno al 3-4% e anche meno. Riflettendo sui dati riguardanti il passaggio della controversia non conciliata in sede sindacale al Collegio, Umberto Romagnoli scrive che ‘’è più probabile pensare ad una definitiva consacrazione voluta dalle parti (sindacati operai ed associazioni industriali) del Collegio come seconda ed ulteriore fase di tentativo di conciliazione dopo la fase propriamente sindacale’’. Tuttavia, ‘’tra tutela nelle forme contrattualmente previste e assenza di tutela è possibile esprimere un giudizio globale in termini moderatamente positivi’’.

Giuliano Cazzola

Tags: Storia delle relazioni industriali
Giuliano Cazzola

Giuliano Cazzola

Ex Sindacalista

Ultimi articoli

Perche’ e’ molto improbabile un nuovo accordo sindacati-Confindustria

di Giuliano Cazzola

Ultima puntata della Storia delle relazioni industriali, ricostruita da Giuliano Cazzola per il Diario del Lavoro.

In evidenza

Padoan, 3 mln disoccupati? Valutare non solo dati ma qualità lavoro

Contratto metalmeccanici, trattativa in salita ma il confronto prosegue

23 Ottobre 2025
Bombardieri, condanniamo l’attacco alla Global Flotilla, bene Crosetto

Manovra, Bombardieri: accolte alcune nostre proposte. Male su fisco e pensioni

23 Ottobre 2025
Migranti, la Flai Cgil in visita sulla nave di Mediterranea. Mininni: Chi salva vite in mare va sostenuto e non criminalizzato

Migranti, la Flai Cgil in visita sulla nave di Mediterranea. Mininni: Chi salva vite in mare va sostenuto e non criminalizzato

23 Ottobre 2025
Cgil, inflazione a due cifre richiede misure immediate e importanti

Manovra, Cgil in piazza a Roma per la manifestazione nazionale ‘Democrazia al lavoro’

23 Ottobre 2025
Inps, a febbraio Cig in calo, ore autorizzate -32,2%

Pensioni, Inps: nel 2024 la spesa sale oltre quota 364 miliardi, +4,9%

23 Ottobre 2025
Ulteriori informazioni

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

© 2024 - Il diario del lavoro s.r.l.
Via Flaminia 287, 00196 Roma

P.IVA 06364231008
Testata giornalistica registrata
al Tribunale di Roma n.497 del 2002

segreteria@ildiariodellavoro.it
cell: 349 9402148

  • Abbonamenti
  • Newsletter
  • Impostazioni Cookies

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
View All Result
  • Rubriche
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
  • Approfondimenti
    • L’Editoriale
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    • Diario delle crisi
  • Fatti e Dati
    • Documentazione
    • Contrattazione
  • I Blogger del Diario
  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Accedi