Nuovo balzo in avanti dell’inflazione dell’area euro. Secondo le stime preliminari diffuse dall’Eurostat, a gennaio la crescita media dei prezzi al consumo su base annua ha raggiunto l’1,8% nell’Unione valutaria, quando a dicembre l’inflazione aveva già mostrato una netta accelerazione all’1,1%, dallo 0,6% di novembre.
Pertanto, nell’arco di tre mesi l’inflazione dell’area euro risulta triplicata. A segnare i maggiori incrementi è sempre la voce energia, con un +8,1% a gennaio, mentre l’inflazione depurata da energia, alimentari, alcolici e tabacchi – voci particolarmente volatili – è risultata invariata allo 0,9%.
L’obiettivo di “stabilità dei prezzi” della Bce prevede una inflazione “inferiore ma vicina al 2%”, ma non su un singolo mese bensì sulla media di 18-24 mesi circa. La Bce aveva già avvertito di attendersi altri rafforzamenti dell’indice generale.
Tuttavia il dato di gennaio, superiore alle attese di alcuni analisti, potrebbe riaccendere le pressioni da parte degli esponenti più intransigenti del direttorio, per ridurre le misure di stimolo monetario all’economia che formalmente servono proprio a favorire un ritorno dell’inflazione verso i valori obiettivo