Dalla Corte di Cassazione è partita una scossa per il mondo del lavoro. Infatti, secondo la Corte licenziare per “una organizzazione del lavoro più conveniente per un incremento del profitto”, è legittimo. Secondo la sentenza della sezione Lavoro, depositata lo scorso 7 dicembre e presieduta da Vincenzo Di Cerbo, non occorre che vi siano difficoltà economiche o uno stato di crisi, ma è sufficiente la volontà da parte del datore di lavoro di aumentare i profitti.
Il verdetto si riferisce a una sentenza della Corte d’Appello di Firenze del 29 maggio 2015 che, ribaltando il giudizio di primo grado, ha ritenuto illegittimo il licenziamento di un dipendente di un una società per azioni con sede a Roma per giustificato motivo oggettivo. La Cassazione ha invece confermato la prima sentenza di legittimità del licenziamento.