Il presidente della Junge Industrie austriaca, Therese Niss, e il presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Marco Gay, esortano le nuove generazioni a “battersi” affinché ciò che è stato raggiunto in Europa “non venga distrutto da populismi, paure e nazionalismi.”
“Il ripristino dei controlli di frontiera al Brennero – sottolineano Niss e Gay – sarebbe una gravissima battuta d’arresto per l’economia. La Commissione stima che la reintroduzione delle frontiere avrebbe costi aggiuntivi fino a 18 miliardi di euro l’anno, per questo è di vitale importanza risolvere l’attuale momento di crisi coinvolgendo tutti gli Stati membri. Non dobbiamo permettere che gli errori del passato ostacolino il nostro cammino futuro.”
I sistemi economici e industriali europei sono integrati in una più ampia macro-regione alpina, l’Eusalp, di cui fanno parte 7 diversi Stati europei. “Questa cooperazione ci ha permesso di continuare a produrre beni e servizi di qualità e in modo sostenibile per il mercato europeo ed internazionale. Per questo, supportiamo la posizione della Commissione Europea, che la scorsa settimana ha dichiarato illegale ogni tentativo di costruire recinzioni lungo i confini interni.”
Inoltre, secondo Niss e Gay, il problema non è solo di natura economica. “Populismi e nazionalismi alimentano la paura e minacciano alla base le fondamenta dell’integrazione e del mercato unico europei. Tutti i paesi europei devono assumersi il peso della crisi attuale dei rifugiati, dimostrando responsabilità e solidarietà. Una politica estera europea comune è la chiave di volta”. La domanda di una maggiore cooperazione europea è giustificata anche dal complesso contesto geopolitico. “Nessun Paese europeo può affrontare da solo tutte queste sfide. Solo se riusciamo a parlare con una voce sola, l’Europa riguadagnerà influenza a livello internazionale.”
“L’Europa deve essere la soluzione, non il problema”, concludono i presidenti.