La decisione di centralizzare gli acquisti medicali su base regionale preclude alle micro e piccole imprese del settore dei dispositivi medici la possibilità di partecipare alle gare regionali. E’ quanto affermano in una nota Confcommercio e Fifo (Federazione Italiana Fornitori Ospedalieri).
“Fermo restando la necessità di un intervento per ridurre e rendere congrui ed omogenei i costi dei dispositivi medicali e di individuare i prezzi massimi da parte delle centrali d’acquisto regionali, identificate dal Governo, Confcommercio e Fifo – si legge in una nota – ritengono che l’aggiudicazione delle gare dei singoli lotti su base regionale, o addirittura sovraregionale, limiti la concorrenza e rappresenti un ostacolo invalicabile per le circa duemila micro e piccole imprese del comparto”.
Peraltro, il nuovo Codice degli Appalti, ancora all’esame del Parlamento e che dovrebbe entrare in vigore entro la prossima estate, prevede che le micro e piccole imprese siano garantite nella possibilità di partecipare alle gare centralizzate e che si evitino procedure che tendano ad escluderle.
Per questo Confcommercio propone “la possibilità di ricorrere agli acquisti tramite accordi quadro”.



























