• Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Contatti
venerdì, 19 Settembre 2025
  • Accedi
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Trump e Meloni contro l’Europa

    Meloni e Trump e la nostalgia per le Br

    Nemmeno la confessione costituisce prova se il fatto è frutto di un controllo illecito sull’account della posta elettronica del dipendente

    La Cassazione stoppa il datore di lavoro curioso: email off-limits

    Governo, associazioni e movimenti della società civile chiedono a Draghi di continuare

    Il Rapporto Draghi si sta arenando, ma di tempo non ce n’è piu

    Il mondo all’indietro del governo Meloni

    Meloni si prepara alla campagna elettorale e punta, come al solito, sulle paure dei cittadini

    Crescita Eurozona prosegue a ritmi sostenuti

    La netclass, una bomba in attesa di innesco

    Il futuro di Salvini è già passato

    Salvini, il Tafazzi insidiato da Vannacci

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Trattato Ue-Mercosur, Flai-Cgil: mancano tutele sociali e ambientali.

    Trattato Ue-Mercosur, Flai-Cgil: mancano tutele sociali e ambientali.

    Audiovisivo, per ogni euro investito nel settore ne ritornano 3,54 in altri campi. Ma non è tutto oro quel che luccica

    Cinema, l’allarme dell’IsICult: il 90% dei lavoratori delle troupe è disoccupato. Ma per Borgonzoni è solo un “titolo sensazionalistico che ignora la complessità del settore”

    Previdenza, Cuzzilla (CIDA): la mancata rivalutazione delle pensioni un danno per tutto il paese

    Previdenza, Cuzzilla (CIDA): la mancata rivalutazione delle pensioni un danno per tutto il paese

    Il mondo dell’agroalimentare si mobilita per la Palestina: Flai, Fai e Uila lanciano l’iniziativa Pane per Gaza

    Il mondo dell’agroalimentare si mobilita per la Palestina: Flai, Fai e Uila lanciano l’iniziativa Pane per Gaza

    Cgil, il tesseramento 2025 vola, spinto anche dalla campagna per il referendum. Landini, “da tempo non avevamo risultati così positivi”

    Cgil, il tesseramento 2025 vola, spinto anche dalla campagna per il referendum. Landini, “da tempo non avevamo risultati così positivi”

    Landini, cosa ci aspettiamo dal confronto con Confindustria

    Landini, cosa ci aspettiamo dal confronto con Confindustria

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione
    Ferrero, firmato l’accordo per il premio di risultato 2023/2024

    Ferrero, raggiunto l’accordo: per i dipendenti a ottobre arriva il premio fino a 2.580 euro

    L’analisi della Cgil su pensione e Tfr – Settembre 2025

    Il Rapporto Cisl “Contrattare e partecipare. Il coraggio della contrattazione sociale” – 2025

    Le sfide per le imprese italiane – Centro Studi Confindustria

    Cgil, il monitoraggio del tesseramento 2025

    Cgil, l’estratto dell’analisi WOSM di agosto 2025

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Sfruttare i viventi, di Paul Guillibert. Editore Ombre Corte

    Sfruttare i viventi, di Paul Guillibert. Editore Ombre Corte

    Ciò che era giusto. Eredità e memoria di Alexander Langer, di Goffredo Fofi. Editore Alphabeta

    Ciò che era giusto. Eredità e memoria di Alexander Langer, di Goffredo Fofi. Editore Alphabeta

    Con la testa e con le mani. Quando la classe si fa racconto. Edizioni Alegre

    Con la testa e con le mani. Quando la classe si fa racconto. Edizioni Alegre

    L’armonia degli sguardi, di Emiliano Manfredonia. Edizioni: San Paolo

    L’armonia degli sguardi, di Emiliano Manfredonia. Edizioni: San Paolo

    Appunti su Gino Giugni, riformista, di Francesco Liso. Editore Cacucci

    Appunti su Gino Giugni, riformista, di Francesco Liso. Editore Cacucci

  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro
  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Trump e Meloni contro l’Europa

    Meloni e Trump e la nostalgia per le Br

    Nemmeno la confessione costituisce prova se il fatto è frutto di un controllo illecito sull’account della posta elettronica del dipendente

    La Cassazione stoppa il datore di lavoro curioso: email off-limits

    Governo, associazioni e movimenti della società civile chiedono a Draghi di continuare

    Il Rapporto Draghi si sta arenando, ma di tempo non ce n’è piu

    Il mondo all’indietro del governo Meloni

    Meloni si prepara alla campagna elettorale e punta, come al solito, sulle paure dei cittadini

    Crescita Eurozona prosegue a ritmi sostenuti

    La netclass, una bomba in attesa di innesco

    Il futuro di Salvini è già passato

    Salvini, il Tafazzi insidiato da Vannacci

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Trattato Ue-Mercosur, Flai-Cgil: mancano tutele sociali e ambientali.

    Trattato Ue-Mercosur, Flai-Cgil: mancano tutele sociali e ambientali.

    Audiovisivo, per ogni euro investito nel settore ne ritornano 3,54 in altri campi. Ma non è tutto oro quel che luccica

    Cinema, l’allarme dell’IsICult: il 90% dei lavoratori delle troupe è disoccupato. Ma per Borgonzoni è solo un “titolo sensazionalistico che ignora la complessità del settore”

    Previdenza, Cuzzilla (CIDA): la mancata rivalutazione delle pensioni un danno per tutto il paese

    Previdenza, Cuzzilla (CIDA): la mancata rivalutazione delle pensioni un danno per tutto il paese

    Il mondo dell’agroalimentare si mobilita per la Palestina: Flai, Fai e Uila lanciano l’iniziativa Pane per Gaza

    Il mondo dell’agroalimentare si mobilita per la Palestina: Flai, Fai e Uila lanciano l’iniziativa Pane per Gaza

    Cgil, il tesseramento 2025 vola, spinto anche dalla campagna per il referendum. Landini, “da tempo non avevamo risultati così positivi”

    Cgil, il tesseramento 2025 vola, spinto anche dalla campagna per il referendum. Landini, “da tempo non avevamo risultati così positivi”

    Landini, cosa ci aspettiamo dal confronto con Confindustria

    Landini, cosa ci aspettiamo dal confronto con Confindustria

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione
    Ferrero, firmato l’accordo per il premio di risultato 2023/2024

    Ferrero, raggiunto l’accordo: per i dipendenti a ottobre arriva il premio fino a 2.580 euro

    L’analisi della Cgil su pensione e Tfr – Settembre 2025

    Il Rapporto Cisl “Contrattare e partecipare. Il coraggio della contrattazione sociale” – 2025

    Le sfide per le imprese italiane – Centro Studi Confindustria

    Cgil, il monitoraggio del tesseramento 2025

    Cgil, l’estratto dell’analisi WOSM di agosto 2025

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Sfruttare i viventi, di Paul Guillibert. Editore Ombre Corte

    Sfruttare i viventi, di Paul Guillibert. Editore Ombre Corte

    Ciò che era giusto. Eredità e memoria di Alexander Langer, di Goffredo Fofi. Editore Alphabeta

    Ciò che era giusto. Eredità e memoria di Alexander Langer, di Goffredo Fofi. Editore Alphabeta

    Con la testa e con le mani. Quando la classe si fa racconto. Edizioni Alegre

    Con la testa e con le mani. Quando la classe si fa racconto. Edizioni Alegre

    L’armonia degli sguardi, di Emiliano Manfredonia. Edizioni: San Paolo

    L’armonia degli sguardi, di Emiliano Manfredonia. Edizioni: San Paolo

    Appunti su Gino Giugni, riformista, di Francesco Liso. Editore Cacucci

    Appunti su Gino Giugni, riformista, di Francesco Liso. Editore Cacucci

  • Appuntamenti
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro
No Result
View All Result

Home - Approfondimenti - Interviste - Dai metalmeccanici potrebbero venire le novità

Dai metalmeccanici potrebbero venire le novità

di Massimo Mascini
9 Novembre 2015
in Interviste

Valeria Fedeli, oggi vicepresidente vicario del Senato, ieri dirigente di spicco della Cgil. Una vita ai tavoli di trattativa, dunque, ed e’ per questo che oggi le abbiamo chiesto la sua opinione sulla crisi che attraversa i sindacati, e sulle vie possibili per uscirne. Secondo Fedeli, a indicare le forme di un nuovo modello di relazioni industriali potrebbe essere, a sorpresa, il contratto dei metalmeccanici, il cui negoziato e’ alle prime battute. Ma soprattutto, spiega in questa intervista, il sindacato potrebbe uscire dal declino cui sembra avviato se unitariamente chiedesse una legge a sostegno dell’accordo su rappresentanza e rappresentatività, ottenendo cosi’ un riconoscimento istituzionale. E a proposito di riconoscimento, Fedeli respinge l’idea che questo governo sia apoditticamente contrario al sindacato: che non solo ha, attraverso le audizioni, un’interlocuzione continua con il Parlamento, luogo in cui si fanno le leggi, ma ha anche il sostegno di Palazzo Chigi nei grandi accordi aziendali, che non a caso si firmano alla presidenza del consiglio, con un riconoscimento diretto del ruolo del sindacato.

Valeria Fedeli, è molto grave la crisi che sta vivendo il sindacato?
E’ una crisi molto profonda, analoga a quella che stanno subendo tutti i soggetti di rappresentanza collettiva.

Anche la politica?
La politica è in una situazione diversa, perché poggia la sua forza sulla Costituzione, e sulle elezioni che si svolgono ogni cinque anni. L’istituzione non va in crisi.

Per il sindacato è diverso?
Il sindacato è un ente privato, una libera associazione, può esserci, può anche non esserci.

La Costituzione però riconosce il sindacato all’articolo 39.
Sì, è un aggancio forte, ma quel diritto va esercitato per ottenere un riconoscimento pubblico.

Il sindacato però non ha mai voluto la legge di cui parlava l’articolo 39.
Ed è stato un errore. Il risultato quale è stato? Che il sindacato si trova oggi a essere molto frammentato, un’associazione che rischia di essere sempre più minoritaria nella rappresentanza degli interessi che vuole rappresentare.

Come si può evitare questo destino?
Al sindacato serve il riconoscimento pubblico che può venire da una legge dello Stato. Le parti sociali hanno raggiunto tra loro un accordo sui temi della rappresentanza che sancisce il reciproco riconoscimento. Adesso gli serve una legge di sostegno che dia un riconoscimento istituzionale del suo ruolo. Il processo che ha regolato l’attività del sindacato nel pubblico impiego deve essere esteso al settore del lavoro privato.

Ma se il sindacato non vuole questa legge, non certamente tutto il sindacato?
Se non vuole una legge che ne regoli l’attività, deve rassegnarsi a rimanere nell’ambito delle relazioni con le controparti datoriali. Ma allora non si capisce perché cerchi una relazione con le istituzioni, perché, tanto per capirci, voglia andare a Palazzo Chigi.

Le regole che il sindacato si è dato con il Testo unico del gennaio del 2014 non sono sufficienti a salvarlo dalla crisi?
Il sindacato ha trovato un ottimo compromesso tra le diverse esigenze, senza tradire la sua lunga storia. Però non aver accompagnato quell’accordo con la richiesta, unitaria, di una legge di sostegno è stato un limite forte. Tanto è vero che adesso, nonostante l’accordo su rappresentanza e rappresentatività, non è stato possibile trovare un accordo anche sul modello contrattuale. E’ un segnale evidente di crisi.

Quel disaccordo deve essere superato?
Certamente, perché dopo quel fallimento, che spero non sia definitivo, le categorie sono andate ai rinnovi contrattuali in ordine sparso. Con il rischio che non tutto il mondo del lavoro rappresentato dal sindacato abbia la forza e si trovi nella condizione di rinnovare il contratto. La stagione contrattuale è molto complessa. Per arrivare in fondo è necessario capire a quale modello sindacale si vuole arrivare. Si va verso un modello più vicino a quello tedesco oppure no? Io personalmente credo da sempre che dobbiamo avvicinarci a quel modello, non mutuandolo così come è, confrontandoci e facendo scambi reciproci, meticciandoci sempre più. Su tutto, sulla partecipazione, sul modello contrattuale, sul ruolo del sindacato.

Quando e da dove può arrivare la svolta?
Per ora il sindacato si è difeso con la continuità, ma così non ha fatto quell’azione di rinnovamento che invece era possibile una volta raggiunto l’accordo sul testo unico. Il contratto dei chimici si è mantenuto all’interno della tradizionale qualità degli ultimi anni, ma non ha fatto da apripista per un modello più strutturato.

E allora che deve accadere?
Il sindacato deve superare le sue divisioni. La vera origine della crisi è da cercare negli accordi separati di questi anni. Lì non abbiamo saputo discutere le ragioni della crisi e trovare le ragioni più profonde della ripresa del ruolo del sindacato. In un contesto economico come quello della globalizzazione non ci doveva esimere dall’affrontare il problema del ruolo del sindacato.

E’ possibile ritrovare il filo dell’unità?
Non è facile, ma per esempio i metalmeccanici stanno cercando di farlo. Io penso che, proprio in virtù di questo, con il contratto dei metalmeccanici ancora una volta si gioca la vera partita delle relazioni industriali.

Potrebbe venire da questo contratto la svolta per un nuovo modello di relazioni industriali?
E’ possibile. Ho letto le richieste avanzate da Fiom, Fim e Uilm, contengono interessanti elementi di novità.

Tali da portare a un accordo?
Se i metalmeccanici arrivassero a un accordo unitario riaprirebbero una positiva stagione di relazioni industriali in Italia, un bene per tutto il paese.

Il governo Renzi non sembra amare il sindacato e in genere i corpi intermedi della società.
Farei delle distinzioni. Innanzitutto non bisogna dimenticare che le parti sociali hanno sempre avuto un’interlocuzione con il Parlamento, dove poi si fanno le leggi. Le continue audizioni questo sono, vero dialogo sociale. Poi c’è da dire che il governo fa accordi unitari nelle aziende e li sostiene. Non fa mai accordi separati, non cerca interlocutori per dividere il sindacato.

Questo è importante?
Importante, anche se non sufficiente. Ma il fatto che il governo sostenga questi accordi e li faccia firmare a Palazzo Chigi è un riconoscimento del ruolo e della funzione del sindacato. Un’altra cosa. Quando si è trattato di applicare le regole del Jobs Act il governo ha approvato tutti i decreti delegati, tranne quello sul salario minimo. Non è stato un caso. E del resto tutta la riforma del Jobs Act rilancia la contrattazione, attraverso tutta una serie di rinvii ad accordi tra le parti. E l’aver previsto nella legge di stabilità degli sgravi fiscali per sostenere gli accordi sul welfare aziendale cosa è se non un riconoscimento del ruolo del sindacato?

Massimo Mascini

Massimo Mascini

Massimo Mascini

Direttore responsabile de Il diario del lavoro

In evidenza

Trattato Ue-Mercosur, Flai-Cgil: mancano tutele sociali e ambientali.

Trattato Ue-Mercosur, Flai-Cgil: mancano tutele sociali e ambientali.

18 Settembre 2025
Contratto metalmeccanici, rotte le trattative: i sindacati annunciano sciopero. Federmeccanica offre 173 euro di aumento contro una richiesta di 280

Contratto Metalmeccanici, prosegue la trattativa per il rinnovo, ma per i sindacati permangono “distanze importanti”

18 Settembre 2025
Mediobanca, FT: Nagel pronto alle dimissioni la prossima settimana

Mediobanca, Nagel si dimette da ad

18 Settembre 2025
Dalle regioni oltre 1miliardo per la sanità, la trattativa si sblocca

Sanità, CIMO-FESMED: giudizio positivo sull’ipotesi di rinnovo del contratto

18 Settembre 2025
Inail, oltre 156mila contagi sul lavoro causa covid

P.A., Cisl: stabilizzare il personale sanitario precario dell’Inail, contratto in scadenza il 31 ottobre

18 Settembre 2025
Ulteriori informazioni

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

© 2024 - Il diario del lavoro s.r.l.
Via Flaminia 287, 00196 Roma

P.IVA 06364231008
Testata giornalistica registrata
al Tribunale di Roma n.497 del 2002

segreteria@ildiariodellavoro.it
cell: 349 9402148

  • Abbonamenti
  • Newsletter
  • Impostazioni Cookies

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
View All Result
  • Rubriche
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
  • Approfondimenti
    • L’Editoriale
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    • Diario delle crisi
  • Fatti e Dati
    • Documentazione
    • Contrattazione
  • I Blogger del Diario
  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Accedi