In Tunisia c’è stato un attentato contro dei turisti alloggiati in un hotel di Sousse , terza città del Paese nordafricano e importante centro turistico.
Il portavoce del Ministero degli Interni tunisino, Mohamed Ali Aroui, ha confermato che tra le vittime vi sono dei turisti stranieri ma non è stato in grado di fornirne le nazionalità; i feriti sono almeno sei.
L’unità di crisi della Farnesina è in contatto con l’ambasciata italiana a Tunisi, “per le verifiche di rito” sull’eventuale presenza di turisti italiani. Uno degli hotel, l’Imperial Marhaba, è di una catena spagnola, la RIU.
L’attentato segue quello contro il museo del Bardo di Tunisi, costato la vita il 18 marzo scorso a 22 persone e rivendicato dall’Isis; nel 2014 inoltre un attentatore suicida si era fatto saltare in aria su una spiaggia di Sousse, senza causare alcuna vittima.
Dopo l’attentato del Bardo il settore del turismo, strategico per l’economia tunisina, ha fatto registrare nell’aprile scorso un calo del 25,7% rispetto all’anno precedente per quel che riguarda il numero dei turisti e del 26,3% dei ricavi in valuta.
“E’ tunisino, originario della regione di Kairuan”, una delle città sante dell’Islam, situata nel centro del Paese. “E’ uno studente”, ha confermato il segretario di Stato con delega alla Sicurezza, Rafik Chelly, a radio Mosaique FM. “Questa persona non era conosciuta” alle autorità di polizia e di intelligence, ha aggiunto il funzionario di Tunisi.