Il 53% dei pensionati sono donne ma percepiscono un assegno medio annuale di quasi 5.000 euro inferiore rispetto agli uomini. E’ quanto emerge dalla rilevazione annuale sui trattamenti pensionistici e sui loro beneficiari condotta dall`Istat e dall`Inps sul 2013. In quell’anno il sistema pensionistico italiano ha erogato 23,3 milioni di prestazioni a 16,4 milioni di pensionati, per un ammontare complessivo di 272.746 milioni di euro.
Le donne rappresentavano il 52,9% dei pensionati (8,7 milioni), ma con un valore medio annuo sensibilmente inferiore a quello degli uomini (9.195 contro 14.911 euro) ed una quota di spesa loro destinata (44,2%1) minoritaria. Oltre la metà delle donne (50,5%) riceve meno di mille euro al mese, contro un terzo (31%) degli uomini. Ma il numero di uomini (178 mila) con un reddito pensionistico mensile pari o superiore a 5.000 euro è cinque volte quello delle donne (35 mila).
Analizzando i dati dal punto di vista territoriale emerge che sono i pensionati del Lazio a percepire il reddito pensionistico medio annuo più elevato (19.549 euro), di quasi il 40% superiore a quello dei pensionati della Basilicata (14.226 euro), che è il più basso tra le regioni italiane.
La metà dei pensionati residenti nel Mezzogiorno (50,2% nelle Isole e 49,6% nel Sud) percepisce un reddito pensionistico mensile inferiore ai 1.000 euro. Le quote più elevate di percettori con reddito superiore ai 5.000 euro si rilevano invece al Centro (2,0%) e nel Nord-ovest (1,4%), anche a seguito della diversa diffusione sul territorio delle varie tipologie pensionistiche.