“La lettera inviata al governo italiano dalle iniziative per il commercio etico di Norvegia e Danimarca conferma che Fai-Flai-Uila avevano visto giusto nel proporre una riforma del mercato del lavoro agricolo orientata verso la trasparenza, il coinvolgimento attivo delle parti sociali, la premialità per le aziende sane”.
Lo ha dichiarato Stefano Mantegazza, segretario generale Uila-Uil in merito alle lettera inviata oggi al presidente del consiglio Matteo Renzi e ai ministri del lavoro Giuliano Poletti e delle politiche agricole Maurizio Martina da parte delle iniziative per il commercio etico, di cui fanno parte sindacati, cooperative, gruppi della grande distribuzione e associazioni di imprenditori di Norvegia e Danimarca (Ieh e Dieh).
Nella lettera si chiede al governo di riformare il mercato del lavoro agricolo, dando attuazione alla proposta dei sindacati italiani del 26 Febbraio 2014, e implementando meccanismi che evitino l’intermediazione illegale di manodopera agricola, contrastino l’occupazione irregolare di lavoratori, facilitino la trasparenza nell’incontro tra domanda ed offerta di lavoro.
“La larga adesione alla lettera anche di aziende della distribuzione alimentare conferma la nostra convinzione: sempre più consumatori nel mondo vogliono avere certezze oltre che sulla qualità dei prodotti anche sulla eticità del lavoro
che sta dietro alle produzioni” ha aggiunto Mantegazza. “Questo documento giunge a pochi giorni dall’apertura di Expo 2015 e dalla presentazione della carta di Milano, che ha riconosciuto l’esigenza di combattere il lavoro irregolare in agricoltura. Ci auguriamo che possa convincere il governo italiano a dare piena attuazione alla nostra proposta di legge affinché l’impegno a combattere il lavoro nero non resti lettera morta ma diventi concreta realtà.”
L’iniziativa per il commercio etico di Norvegia e Danimarca, in seguito alla preoccupazione espressa da dettaglianti alimentari norvegesi, ha dato vita al progetto “Pomodori dall’Italia” che mira a fronteggiare condizioni di lavoro precarie per i lavoratori migranti nel settore agricolo italiano. Tramite la collaborazione con le parti interessate italiane, il progetto intende contribuire a condizioni lavorative dignitose per questi lavoratori nonché fronteggiare abusi nelle catene di approvvigionamento dei prodotti agricoli italiani.