Indipendentemente dalla firma sul contratto Fca-Cnh – a questo proposito sono stati calendarizzati due incontri, il 6 e il 13 maggio – Fca ha preso l’impegno con i sindacati a versare con la busta paga del prossimo mese una prima fetta del bonus introdotto con la nuova politica retributiva del gruppo. Si tratta di una quota parte, un quarto, dei 330 euro annuali lordi concessi come minimo garantito a tutti i lavoratori indipendentemente dal conseguimento degli obiettivi.
Quindi circa 80 euro lordi. Un minimo garantito previsto al momento soltanto per Fca, che naturalmente i sindacati chiederanno di estendere anche ai dipendenti di Cnh e di consolidarlo, almeno in un secondo tempo.
Secondo i calcoli sindacali per il 2015 in caso di raggiungimento degli obiettivi di efficienza e di redditività Emea per il 2015 i dipendenti, per ora gli unici su cui è possibile fare il calcolo, vale a dire i 48mila di Fca Italia, dovrebbero percepire mediamente una cifra di 1430 euro, vale a dire 1100 di recupero efficienza più 330 di erogazione minima.
In caso di over performance, vale a dire di superamento degli obiettivi, la cifra salirebbe a 1.914 euro lordi. Nel calcolo di questi bonus il livello di Wcm, (Word class manufacturing) del singolo stabilimento è un moltiplicatore. E può incidere fino a oltre il doppio rispetto alle buste paga dei dipendenti degli impianti che ne sono sprovvisti. Ad esempio un recupero di efficienza del 4% dà diritto a un incremento pari all’1,25% dello stipendio per chi lavora in una fabbrica senza Wcm, che sale poi fino al 3% per chi ha il livello gold del Wcm.