La legge di Stabilità va nella giusta direzione, perché ha come obiettivo la riduzione della pressione fiscale, ma presenta alcune preoccupanti criticità, come la sparizione di 1,5 miliardi a favore della riduzione delle tasse per i lavoratori autonomi. Lo ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, parlando agli Stati generali del Vending 2014, organizzato da Confida.
“Se da un lato – ha detto Sangalli parlando delle criticità alla legge di Stabilità – viene tagliata l’Irap dal costo del lavoro, dall’altro per le imprese senza dipendenti l’Irap resta ferma al 3,9% con la sparizione di 1,5 miliardi di euro a favore dei lavoratori indipendenti e autonomi”.
Per Sangalli ci sono poi altre tre criticità: “C’è una probabilità molto elevata di un aumento delle aliquote Iva, sia di quella ridotta dal 10 al 13%, sia di quella ordinaria dal 22% al 25,5% in tre anni. Anche le accise potrebbero aumentare. Se ciò accadesse sarebbe la caporetto dei consumi”.
“Poi – ha proseguito Sangalli – i tagli su Regioni ed enti locali possono portare queste amministrazioni ad un aumento di tasse che neutralizzerebbe la già esigua riduzione delle imposte.
Infine, il fondo taglia-tasse (a memoria ne sono stati istituiti tre dal governo Monti in poi) anche questa volta non è entrato in funzione. Infatti dopo lo scambio epistolare tra governo e Bruxelles, i 3,3 miliardi del fondo sono saltati. Si è certamente ridotto il deficit, ma si è anche depotenziato, e di molto, il carattere espansivo della manovra”.
“E quindi – ha concluso Sangalli – può venire a mancare quello shock positivo per famiglie e imprese da cui passa la ripresa economica”.


























