La disoccupazione a questi livelli è l’effetto inevitabile di politiche per la decrescita. Lo ha sottolineato il segretario confederale della Uil, Guglielmo Loy.
“All’ennesimo bollettino della guerra sul non-lavoro si deve rispondere – ha detto Loy – con politiche che vadano oltre la necessaria tutela di chi lo perde. Rimettere in moto il consumo interno e spendere le risorse pubbliche per le grandi e piccole opere infrastrutturali sono i due primi atti che si possono fare attraverso un’azione di “stimolo fiscale” a favore delle famiglie dei lavoratori e allentando la morsa “stupida e asettica” del patto di stabilità per le amministrazioni in grado di spendere”. Altrimenti “di tutte le riforme del lavoro resterà solo una testimonianza”, ha concluso.

























