La propensione al risparmio delle famiglie italiane è al “minimo storico”. A sottolinearlo, in un’audizione in Parlamento sul ddl stabilità, il presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, il quale ha rilevato come “segnali di sofferenza” permangono per gli italiani con un potere d’acquisto ha avuto un crollo negli ultimi mesi.
“Segnali di sofferenza – ha detto Giovannini – permangono dal lato delle famiglie: nel secondo trimestre il potere d’acquisto delle famiglie (cioè il reddito disponibile delle famiglie consumatrici al netto dell’inflazione) si è ridotto dell’1,6% rispetto al trimestre precedente e del 4,1% rispetto al secondo trimestre del 2011, portando al 3,5% la perdita di potere d’acquisto rispetto ai primi sei mesi del 2011”.
“Nel secondo trimestre di quest’anno la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari all’8,1% valore questo che rappresenta il minimo storico assoluto, con una diminuzione di 0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,5 punti rispetto al corrispondente trimestre del 2011”, ha concluso.