“Attribuire alla concertazione i mali della nostra società è un’affermazione non all’altezza di un uomo erudito come il prof. Monti. Se a farla è il presidente del Consiglio, diventa un attacco alla democrazia diffusa e matura”. A dichiararlo è Domenico Pesenti, segretario generale della Filca Cisl. “Vorrei ricordare al nostro premier, a titolo di esempio, che solo le pratiche concertative hanno permesso all’Italia di entrare in Europa e di partecipare all’Euro. La concertazione è un grande, esemplare esercizio di democrazia e partecipazione, una assunzione di responsabilità che il sindacato è legittimato a fare in virtù del mandato che riceve da milioni di lavoratori, che dà forza e linfa vitale all’azione sindacale e alla convivenza sociale”. Sminuire il valore della concertazione, o ancora peggio accusarla di essere un problema per il mondo del lavoro – prosegue Pesenti – vuol dire non riconoscere il ruolo delle parti sociali e la loro funzione nel costruire coesione sociale. Quello del premier è un vero rifiuto ad ascoltare la voce di milioni di lavoratori, di cittadini che vogliono essere protagonisti nelle scelte sociali del proprio Paese, conclude il segretario generale della Filca.
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