Dopo la campagna sulla riforma delle pensioni improntata sulla divisione tra giovani e anziani se ne sta aprendo una analoga sul reperimento delle risorse da destinare a quella degli ammortizzatori sociali. Per lo Spi Cgil, però, non è pensabile che queste siano recuperate dall’intervento sulle pensioni e dal blocco dell’indicizzazione annuale perché “per noi la partita che riguarda pensionati e pensionandi non è conclusa e deve essere assolutamente riaperta”.
Al paese, dice lo Spi, serve “quel segno di equità che è mancato finora nelle scelte del governo ma anche che si parli finalmente di crescita, di occupazione, di ammortizzatori sociali per tutti, di sanità e di assistenza, non dell’articolo 18”.
E’ evidente che servono risorse, continua il sindacato dei pensionati della Cgil, “ma prima di spendere ciò che è stato tolto ai pensionati si dica piuttosto qualcosa che assomigli alla giustizia sociale a partire dall’istituzione della patrimoniale sulle grandi rendite e dal taglio agli sprechi e ai privilegi. Le risorse tolte al sistema pensionistico devono essere investite prima di tutto per le pensioni stesse, sia per quelle di ieri che per quelle di oggi e di domani”.