Nel mese di aprile la produzione industriale nella zona dell’euro, destagionalizzata, è salita dello 0,2% su base mensile. Lo comunica Eurostat, l’ente statistico europeo. Su base annuale il progresso è del 5,2%. Nella Ue-27, l’aumento in aprile è stato dello 0,1%% su marzo, mentre su base annua la crescita è del 4,7%.
In Italia, in aprile la produzione industriale è aumentata dell’1% rispetto a marzo 2011, mentre rispetto a aprile 2010 la crescita è del 3,7%.
In marzo la produzione industriale era rimasta stabile nella zona dell’euro ed era calata dello 0,2% nella Ue-27.
In aprile rispetto marzo, la produzione di consumi durevoli è cresciuta dell’1,3% nella zona dell’euro e dell0 0,7% nella Ue-27. I beni di capitale sono aumentati dello 0,5% e dello 0,1% rispettivamente. I beni intermedi sono cresciuti dello 0,1% nella zona dell’euro ma sono diminuiti dello 0,1% nella ue-27. I beni di consumo non durevoli sono rimasti stabili nella zona dell’euro e hanno guadagnato lo 0,1% nella ue-27. La produzione di energia è diminuita del 3,7% e del 3% rispettivamente.
Tra gli stati membri per cui sono disponibili dati, la produzione industriale su base mensile è cresciuta in 11, calata in 11 e rimasta stabile in Estonia. L’aumento più alto è stato registrato in Lettonia (+3,4%), Danimarca (+2,8%), Malta (+2,2%), Lussemburgo e Slovacchia (entrambi 1,6%), mentre i cali più consistenti sono stati osservati in Portogallo (-3,6%), Grecia (-3,5%) e Gran Bretagna (-1,6%).
Su base annua, rispetto all’aprile 2010, la produzione di beni di capitale è aumentata del 9,7% nella zona dell’euro e del 9,5% nella Ue-27. I beni intermedi sono cresciuti del 5,7% e del 5,5% rispettivamente. I beni di consumo durevoli sono cresciuti del 5,2% nella zona dell’euro e del 2,8% nella Ue-27. I beni di consumo non durevoli hanno guadagnato il 3,1% e il 3,4% rispettivamente. La produzione di energia è calata del 4,2% nella zona dell’euro e del 4,7% nella Ue-27.
Tra gli stati membri per cui sono disponibili dati, la produzione industriale è cresciuta in 18 e calata in cinque. Gli aumenti più consistenti su base annua sono stati registrati in Estonia (+31,8%), Lettonia (+13,7%), Svezia (+10,5%) e Germania (+9,9%) mentre i cali più pronunciati sono stati osservati in Grecia (-10,7%), Portogallo (-1,7%) e Spagna. (LF)