“Alla trattativa sul modello contrattuale la Cgil vada con le proposte votate dal direttivo, ovvero con la richiesta che gli accordi debbano essere approvati con il voto dei lavoratori”. È quanto chiede il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, ribadendo che per la Cgil “non c’è la possibilità di derogare ai contratti di lavoro e non c’è la possibilità che i contratti aziendali sostituiscano gli accordi nazionali”.
“Vorremmo sapere – ha detto – cosa Confindustria pensa della disdetta dell’accordo del ’93 da parte della Uil. Se dà ragione alla Uil vengono meno la ragione e il senso della trattativa. Sarebbe un colpo di Stato il fatto che in un momento di richiesta di democrazia come questo si tolga ai lavoratori la possibilità di votare”.
La Fiom infatti è assolutamente contraria a rinunciare alle Rsu, previste dall’accordo del ’93, elette dai lavoratori, e al passaggio alle Rsa previste dall’accordo per lo stabilimento Fiat di Pomigliano, rappresentanze nominate direttamente dai sindacati. (LF)
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