“Se la sentenza del tribunale di Torino fosse favorevole alla Fiom, gli investimenti previsti da Fabbrica Italia subirebbero un ritardo perché a fine 2011 la Fiat non avrebbe più un contratto”. È l’opinione di Luigi Angeletti, segretario generale della Uil.
Secondo Angeletti, l’uscita di Fiat da Confindustria “è probabile, ma non sarà immediata”. “Sarebbe meglio se non ci fosse – osserva il segretario generale della Uil – ma non cade giù il mondo se avviene. Le regole fanno fatica a cambiare e il mondo va a una velocità molto maggiore. Ma si parla troppo di sindacati e Confindustria, poco di realtà produttiva”. “L’unica cosa che mi preoccupa davvero – sottolinea Angeletti – è quante auto la Fiat produrrà e venderà, quanti posti di lavoro ci saranno”. (LF)
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