Ieri c’è stato il secondo sciopero consecutivo indetto da Fiom, Failms-Cisal e Usb in occasione dello straordinario alla Sevel. La Fiom, in particolare, se la prende con Uilm e Fim-Cisl, ai quali chiede “maggiore coerenza”. Uilm e Fim-Cisl non hanno firmato l’accordo sui sabati e domeniche lavorativi, perché già previsti da accordi in vigore. Ma per la Fiom “se non si firmano intese bisogna avere il coraggio di protestare e di manifestare il proprio dissenso”.
Il segretario generale della Uil Abruzzo, Roberto Campo, ha risposto a stretto giro dicendo che” per fare i sabati di straordinario in Sevel non servono nuovi accordi: sono previsti dal contratto nazionale e dall’integrativo Sevel, firmato da tutti i sindacati”. “Gli straordinari – ha proseguito – sono uno degli strumenti per rispondere alla domanda di veicoli commerciali, che finalmente sta tornando a crescere, gli altri strumenti sono le assunzioni e i trasferimenti temporanei di lavoratori da altri stabilimenti meno fortunati del gruppo Fiat”. “Scioperare contro questi sabati di straordinario – ha aggiunto – significa non rispettare gli accordi e cercare di dare un’immagine di inaffidabilità dello stabilimento, che danneggia i lavoratori e l’Abruzzo”. “La campagna Fiom – ha concluduso – che paventava il ridimensionamento della Sevel non nasceva, evidentemente, da una preoccupazione genuina, perché invece di accogliere con sollievo la risalita produttiva in atto, fanno quello che possono per ostacolarla”. (LF)
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