Giudizio positivo dei sindacati sulle prospettive e il consolidamento del gruppo Indesit. L'approvazione è arrivata dopo due giorni di confronto del Comitato aziendale europeo del gruppo, che si è svolto in Turchia nei giorni scorsi.
Il management ha illustrato la propria strategia industriale, i nuovi prodotti,confermato gli investimenti, anticipato i dati del primo semestre 2007 che hanno mostrato una crescita del fatturato e stabilità occupazionale. Dopo gli interventi di Neriman Ulserver, direttore delle Risorse umane e Angelo Stango, direttore delle relazioni industriali, Oscar de Santis, direttore service e Massimo Rosini, technical and industrial director, l'azienda è entrata nel dettaglio degli andamenti di ogni Paese, con il contributo di Antonino Gambuzza, responsabile dell'area industriale Italia e Turchia, Antonio Melone, direttore industriale area Polonia, Carlos Graça, responsabile area Russia, Carlos Ramos, responsabile dell'area Uk.
Le preoccupazioni maggiori espresse a nome dai rappresentanti dei lavoratori da Gianni Alioti, coordinatore per la Fem del Cae Indesit, sono state sulla chiusura dello stabilimento inglese di Blynthe Bridge, che occupa 620 dipendenti e sullo spostamento a Est di parte della produzione. Negli ultimi 5 anni, ha risposto Stango, la Indesit ha consolidato la sua posizione sul mercato, raddoppiando la sua produzione. Per farlo, ha seguito la strada della riorganizzazione e la chiusura di uno dei quattro stabilimenti inglesi rappresenta l'ultimo passaggio di questo processo. Esclude quindi la chiusura di altri siti e ricorda la metodologia condivisa con il Cae usata per la chiusura di interi stabilimenti o di parte di essi, a cominciare da Refrontolo. Per l'azienda, dice, lo strumento centrale continua a essere il dialogo con i sindacati, che può essere utilizzato anche per migliorare la metodologia finora adottata. Basta non dimenticare tutti i buoni risultati che ha dato in questi anni.
Che il dialogo sia la chiave di volta per un aumento della produttività è l'opinione anche di Peter Scherrer, segretario generale della Fem, che propone di mettere a punto delle linee guida per affrontare le ristrutturazioni, inevitabili vista la velocità di trasformazione del mercato. Mette a disposizione la competenza della Fem per fare accordi che anticipino i cambiamenti, affinché siano indolore per aziende e lavoratori. Una proposta che Stango accoglie, purché tali linee lascino la necessaria flessibilità per individuare soluzioni specifiche per i vari territori.
Le parti hanno anche concordato di costituire un Comitato ristretto che garantisca l'equilibrio della rappresentanza dei vari Paesi.
Giorgia Fattinnanzi

























