Storica sentenza giudiziaria oggi in Giappone: lo Stato dovrà pagare un maxi indennizzo ad un gruppo di operai ammalatisi di asbestosi o tumore dopo aver lavorato per anni senza alcuna protezione contro l’asbesto in basi navali Usa in Giappone, nonostante l’esistenza di leggi precise al riguardo.
È la prima sentenza di condanna per casi di asbestosi verificatisi in basi militari americane in Giappone. Il giudice del tribunale distrettuale di Yokosuka ha riconosciuto lo stato colpevole di gravi negligenze nell’apPlicazione della legge e ordinato il pagamento di un maxi risarcimento di 231 milioni di yen ( 1,92 milioni di euro) a 9 ex operai della base navale Usa di Yokosuka, vicino a Yokohama, e a tre familiari di operai già deceduti.
« È una sorpresa incredibile. Non credevamo di vedere riconosciute le nostra ragioni» hanno esultato gli anziani ex operai e i familiari delle vittime. « Le autorità militari americane hanno mostrato gravi negligenze ma anche lo stato giapponese, responsabile su tutto il territorio nazionale del rispetto delle leggi, non ha esercitato i suoi doveri di controllo», ha sentenziato il giudice I 12 operai avevano lavorato fino al 1980, da un minimo di 16 ad un massimo di 43 anni, nel bacino della grande base navale Usa di Yokosukaper riparazioni delle unità militari su cui l’asbesto era largamente usato. Nonostante l’approvazione in Giappone nel 1960 di una legge che imponeva particolari precauzioni nel trattamento dell’asbesto, nelle basi Usa non venne adottata fino oltre il 1980 alcuna misura, nemmeno l’obbligo di mascherine anti polvere.
Altri 22 ex dipendneti giapponesi di basi Usa in Giappone hanno denunciato lo scorso maggio lo stato per lo stesso problema.
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