La Commissione europea proporrà il ritiro della proposta di legge sulla riduzione dell’uso di pesticidi nell’Ue tra le proteste degli agricoltori europei, ha detto oggi la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. La proposta di ritiro del regolamento sui pesticidi dovrà prima essere discussa dal collegio dei commissari, non si sa ancora quando.
“La Commissione propone il Regolamento sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (Sur), che è il valido obiettivo di ridurre i rischi dei prodotti chimici per la produzione vegetale, ma la proposta Sur è diventata un simbolo di polarizzazione ed è stata respinta dal Parlamento europeo e non ci sono più progressi nemmeno in seno al Consiglio, quindi dobbiamo fare qualcosa ed è per questo che proporrò al Collegio (dei Commissari dell`Ue) di ritirare questa proposta. Ovviamente l’argomento resta ed è necessario portare avanti un maggiore dialogo e un approccio diverso”, ha affermato von der Leyen durante la sessione plenaria del Parlamento europeo.
Apprezzamento da parte della Uila-Uil, che nelle parole del segretario generale Stefano Mantegazza precisa di aver “sempre fortemente criticato” la proposta di legge sull’uso dei fitofarmaci. “I nuovi limiti previsti dal regolamento – precisa Mantegazza – avrebbero comportato, infatti, una riduzione in quantità e qualità delle rese produttive e cancellato migliaia di posti di lavoro, mentre i consumatori avrebbero acquistato prodotti ortofrutticoli provenienti da altri paesi non soggetti ai vincoli previsti dall`Unione europea”.
“Viene da dire `meglio tardi che mai`, prosegue il segretario della Uila, che tuttavia rileva “l`evidenza di una Commissione che, anziché ascoltare e accettare a tempo debito le richieste di modifica avanzate dalle diverse associazioni e sostenute dalla evidenza scientifica, è costretta a correre ai ripari cedendo alle proteste delle piazze. Ci auguriamo – conclude Mantegazza – che anche sul tema degli imballaggi, in discussione in queste ore nel trilogo, il buon senso prevalga e venga usato prima e non dopo”.
e.m.