I lavoratori di Alitalia hanno bocciato il preaccordo siglato tra azienda e sindacati sul nuovo Piano industriale della compagnia con 6.816 “no” contro 3.206 “sì” (67% del totale). La società va ora verso il commissariamento e per garantire la liquidità nei prossimi sei mesi il governo punta ad ottenere dalla Ue il via libera ad un prestito ponte.
Il presidente di Alitalia, Luca Cordero di Montezemolo, ha comunicato ufficialmente al presidente dell’Enac la decisione del Cda di avviare la procedura per la nomina del commissario. Il Cda ha fissato l’assemblea dei soci per domani, 27 aprile (in prima convocazione) e il 2 maggio (in seconda convocazione).
La bocciatura del piano mette a rischio circa 20mila posti di lavoro, di cui 12.500 dipendenti della compagnia e gli ottomila dell’indotto.
I sindacati del trasporto aereo Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Ugl Trasporto aereo attendono “le valutazioni e le decisioni degli azionisti di Alitalia e del governo, nella consapevolezza di cercare fino all’ultimo ogni soluzione possibile per evitare decisioni che sarebbero traumatiche e non più modificabili”.
“Quello che si evince – sottolineano i sindacati – è che la votazione è stata una votazione sofferta ma decisa contro un’azienda che poco ha fatto finora per risollevare le proprie sorti. Ci sono ancora circa 6.500 schede da scrutinare, alla fine delle quali avremo un quadro più completo e la visibilità area per area: per il momento è il personale di volo quello dove si evince una prevalenza netta del no.”