La commessa 1500, il numero di pubblica utilità del ministero della Salute istituito nel periodo dell`emergenza sanitaria, cesserà la propria attività a fine anno e circa 500 lavoratori tra i siti produttivi di Almaviva di Palermo, Catania, Rende, Napoli e Milano rischiano il licenziamento.
Il 31 dicembre, salvo diverse comunicazioni del ministero della Salute, terminerà infatti la sua operatività. Almaviva Contact ha già comunicato che tutto il personale coinvolto sarà collocato in Cigs a zero ore. E’ quanto riferiscono i sindacati di categoria Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil. Nell`incontro tecnico dello scorso 7 dicembre il sindacato aveva espresso tutte le preoccupazioni sui gravi rischi occupazionali che potrebbero determinarsi.
In quella occasione il ministero della Salute comunicò di voler valorizzare le competenze acquisite in questi 3 anni, trasformando il servizio 1500 in un numero di pubblica utilità da dedicare a campagne vaccinali e prevenzioni sanitarie per malattie virali endemiche. Il dicastero si impegnò a prorogare il servizio 1500.
“Il Ministero della Salute ha appena inviato una comunicazione ad Almaviva Contact – spiegano i sindacati di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil – ufficializzando la cessazione del servizio 1500 a partire dal 31.12.2022. Nella lettera, di 3 righe, pare ci siano anche i ringraziamenti per il proficuo lavoro svolto dai lavoratori e gli auguri per un sereno 2023! Se non ci trovassimo innanzi alla Pec ufficiale di un Ministero, e davanti al dramma che tra 2 giorni 500 persone saranno collocate in cigs a zero ore senza alcuna prospettiva occupazionale, verrebbe il dubbio di trovarsi su “scherzi a parte”.
“Il Governo si faccia carico del destino dei lavoratori di Almaviva, convocando un tavolo d`urgenza e richiamando a responsabilità tutte le committenti, a partire da quelle pubbliche”, concludono i sindacati di categoria.
E.G.