di Antonio Messia e Antonio Passaro – Introduzione di Gilberto De Santis
In questo libro, ricostruendo il percorso sindacale di Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, delle sue idee e delle sue, gli autori hanno voluto dimostrare che la storia di un leader si identifica con quella sua organizzazione ed è fortemente intrecciata, determinandoli, al contesto e alle realtà sociali, economiche e politiche del nostro tempo. Ne emerge la storia di un antileader e di un sindacato protagonista e attore dei processi di modernizzazione e di cambiamento delle condizioni dei lavoratori e dei cittadini ma anche dell’intera comunità dellavoro con cui quell’uomo e quell’organizzazione interagiscono. Nella biografia sindacale di Angeletti si ritrovano le linee guida del suo agire politico e, al contempo, il pensiero della stessa UIL, un soggetto sociale che esprime una forte identità valoriale e un comune sentire in cui si riconoscono milioni di lavoratori.Il libro è costruito secondo un approccio biografico , che utilizza documenti primari (interviste, dichiarazioni) e documenti secondari (articoli, relazioni, interventi pubblici). Il rischio di cadere nell’agiografia è superato dall’utilizzo scientifico di questo metodo qualitativo della ricerca sociale. Tale metodologia si basa sul presupposto teorico che la biografia è narrazione di una prassi sociale nella quale sono insiti i rapporti tra individuo e gruppo. Il vissuto del singolo è permeato dalla cultura di appartenenza e dai valori del gruppo e, al contempo, il vissuto stesso agisce, apportando modificazioni sulle strutture culturali e valoriali del gruppo. Così, la biografia sindacale di Luigi Angeletti è, da un lato, l’esplicitazione più profonda della cultura e dei valori della UIL di questi anni, dall’altro, diviene uno spaccato centrale della storia sindacale e politica italiana proprio per il ruolo che egli ricopre.