Il consiglio dei ministri ha approvato la legge di Bilancio 2017, che prevede misure complessive da 26,5 miliardi, due in più rispetto a quanto il governo ha comunicato martedì scorso in Parlamento.
In particolare, il Fondo sanitario nazionale, con la dotazione per Asl e ospedali, aumenta di due miliardi di euro nel 2017, centrando l’obiettivo di 113 miliardi di euro indicati nel Def. I 113 miliardi di euro per la Sanità nel 2017 andranno anche alla stabilizzazione di medici e infermieri.
“Il fondo per la sanità – ha detto il presidente del Consiglio, matteo Renzi – era di 111 miliardi l’anno scorso, oggi è di 113 miliardi. Oggi ho letto ‘stretta sulla sanità’, abbiamo un concetto diverso di stretta: questa è larga, non stretta”. Il “miliardo in più ballerino” fino all’ultimo, ha detto Renzi, “dovranno andare sulle richieste di pazienti e medici oncologici”, per i malati di “epatite c”, per i “vaccini” e la “stabilizzazione di medici e infermieri”.
Oltre alla legge di bilancio, il consiglio dei ministri ha approvato anche un decreto legge sul fisco che contiene lo stop per Equitalia e alcune voci urgenti.
La manovra assegna al capitolo della previdenza 7 miliardi in tre anni, uno in più rispetto alle attese. Confermata l’Ape, l’accesso anticipato alla pensione attraverso un prestito bancario.
Il governo ha stanziato un miliardo di euro per alimentare il fondo di garanzia sul credito per le Pmi. Le risorse dovrebbero essere già inserite nel decreto approvato dal Cdm e nei calcoli del governo potranno sbloccare crediti per 25 miliardi di euro.
L’Ires scende dal 27,5% al 24% e nasce l’Iri, (l’imposta sul reddito dell’imprenditore) con una aliquota semplificata al 24% per profitti di artigiani e titolari di Pmi. Inoltre viene cancellata l’Irpef agricola.
La legge di bilancio destina uno 0,2% del Pil alle spese per l’immigrazione e prevede contributi per i comuni che accolgono migranti. Renzi specifica che “i sindaci che accolgono sul loro territorio dei migranti avranno riconosciuto un contributo specifico per migrante che permetterà di dimostrare molto concretamente che lo stato è riconoscente a quelle comunità che danno una mano”.
La misure, ha precisato Renzi, valgono per l’anno in corso, in particolare per i comuni che hanno accolto i migranti “al 15 ottobre 2016”, mentre per il prossimo anno “ci saranno nuove norme”. Per quest’anno si parla di “500 euro annui a migrante, una tantum.”
Confermati anche per il 2017 gli incentivi alle ristrutturazioni edilizie che vengono estesi anche a condomini ed alberghi, con una dotazione complessiva di 3 miliardi di euro.
Nel 2017 la crescita del Pil sarà dell’1% e il deficit-Pil viene alzato dal 2%, indicato nella nota di aggiornamento al Def, al 2,3%. Questo consentirà di ottenere dall’ufficio parlamentare di bilancio la validazione del documento programmatico di bilancio che sarà inviato in Europa. L’Upb aveva bocciato le stime programmatiche del governo che fissavano una crescita all’1% con un deficit-Pil fermo al 2%:
La spending review sale da 2,6 miliardi, indicati dal ministro Pier Carlo Padoan in audizione sul Def in Parlamento, a 3,3 miliardi di euro. La spending review, ha detto Renzi, vale 3,3 miliardi di euro e si tratta di tagli su beni e servizi. Previsti 1,2 mld dirisparmi nella sanità grazie ad acquisti Consip.
La voluntary disclosure è stata cifrata in manovra per 2 miliardi. La stima, ha precisato Renzi, è “prudente”. Il governo dunque si attende che possano arrivare più entrate.
La legge di bilancio prevede 1,9 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti pubblici e per le assunzioni nella sanità e nelle forze dell’ordine.
Nel 2017 il canone Rai scenderà a 90 euro l’anno.
Gli investimenti pubblici saranno pari a 12 miliardi di euro nei prossimi tre anni. Gli investimenti saranno scaglionati in 2 miliardi nel 2017, 4 miliardi nel 2018 e 6 miliardi nel 2019.
Nella legge di Bilancio ci sono 500 milioni in più per il fondo per la lotta contro la povertà e 50 milioni per il fondo per la non autosufficienza. Lo si evince dalle slide illustrate dal premier Matteo Renzi dopo il via libera alla manovra.
La legge di bilancio prevede 600 milioni più sulla famiglia. “Ci sono 600 milioni sulla famiglia in più, un piccolo segnale verso un grande investimento sulla famiglia e sui figli che faremo nel 2018 con la modifica dell’Irpef.
Per il dissesto idrogeologico il governo ha previsto in manovra 7 miliardi in 7 anni. E’ quanto si evince dalle slide illustrate dal premier Matteo Renzi dopo il via libera della legge di bilancio.