“Domani 8 ore di sciopero a livello nazionale per tutto il Gruppo e richiesta al Prefetto di Milano, che incontreremo il 10 luglio, di premere sul governo affinché il dicastero dello Sviluppo economico convochi un tavolo apposito sulla vertenza in atto”. Lo ha detto Enrico Azzaro, coordinatore di settore della Uilm nazionale a seguito dell’assemblea del lavoratori Nokia tenuta questa mattina presso il sito di Cassina de’Pecchi in Lombardia.
Lo stabilimento milanese è quello più interessato dal programma di tagli (365 unità) decisi da Nokia Siemens Network che ha aperto la procedura di licenziamento per 445 dipendenti su 1.104 al lavoro in Italia.
“Finora l’esecutivo- continua Azzaro- non è riuscito ad incidere sulle scelte nefaste della multinazionale attiva nei ponti radio, nelle fibre ottiche e negli scavi per le telecomunicazioni, tendenti alla risoluzione dei rapporti di lavoro suddetti nel minore tempo possibile. Se non si interviene subito, temiamo che questa complessa vicenda industriale finisca in un vicolo cieco”.
“Di fatto – sostiene – col piano presentato dall’azienda chiuderanno le sedi di Catania e Palermo, e si realizzeranno riduzioni di personale, oltre che quelle per il sito di Cassina de’ Pecchi, anche per le sedi di Roma e Napoli. In un primo momento l’azienda aveva annunciato 580 esuberi in Italia. I 445 confermati non includono le persone che hanno firmato risoluzioni consensuali del rapporto di lavoro, che diventeranno effettive entro la fine dell’anno”.
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