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Baker Hughes-Nuovo Pignone, sindacati: esclusi dal confronto sugli investimenti

redazione
Febbraio09/ 2022

“Sono passati più di due mesi da quando abbiamo chiesto alla Regione Toscana di convocare un incontro urgente – sottolineano i sindacati di categoria Fim, Fiom e Uilm – per discutere dell’utilizzo dei fondi derivanti dal Pnrr relativamente alle modalità in cui potrebbe beneficiarne Baker Hughes-Nuovo Pignone. Ieri, durante un incontro in azienda, abbiamo appreso che lo scorso 31 gennaio la dirigenza ha incontrato e informato la Regione circa i progetti industriali per la transizione energetica che partiranno a fronte dei finanziamenti non solo europei, ma pure regionali”.

“Troviamo ingiustificabile questo comportamento e non accettiamo di essere considerati dalle istituzioni come soggetti di natura notarile, utili solo a gestire le crisi – proseguono – chiediamo di essere coinvolti nel confronto sulle politiche di riconversione per rappresentare i lavoratori al tavolo toscano e in tutti quelli con le Regioni in cui il gruppo Baker Hughes ha sedi: Puglia, Calabria, Campania e Lombardia. Considerando solo i diretti parliamo di oltre 4.000 lavoratori a livello territoriale e di circa 6.000 lavoratori in tutto il Paese. Vogliamo esercitare il nostro ruolo, tutelare l’occupazione e promuoverne di nuova e di qualità, dato l’utilizzo di risorse pubbliche”.

I sindacati sottolineano che “a prevedere il nostro coinvolgimento nella governance è il protocollo vagliato dalla presidenza del consiglio per la partecipazione e il confronto nell’ambito del Pnrr e del piano nazionale per gli investimenti complementari. Nell’incontro di ieri l’azienda si è finalmente messa a disposizione per aprire la trattativa per il rinnovo del contratto integrativo che per noi riguarderà il salario e la stabilizzazione dei lavoratori precari, anche in ragione delle linee di credito pubbliche di cui l’azienda ha beneficiato finora e di cui continuerà a beneficiare. In parallelo chiederemo anche chiarimenti e garanzie sulla tenuta industriale di Baker Hughes in Italia perché non accetteremo che sia ridotta o frammentata l’unitarietà del gruppo. Su queste tematiche siamo pronti fin d’ora alla mobilitazione”.

E.G.

redazione