Non tende accenna a rallentare la desertificazione bancaria nel nostro Paese. Secondo quanto emerge dall`ultimo aggiornamento dell`Osservatorio sulla desertificazione bancaria della Fondazione Fiba di First Cisl, che elabora i dati resi disponibili al 31 marzo 2025 da Banca d`Italia e Istat, nel primo trimestre del 2025 le banche italiane hanno chiuso 95 sportelli, in linea con la tendenza che a fine 2024 ha portato il loro numero sotto quota 20mila. Va ricordato, infatti, che l`ultimo trimestre dell`anno scorso aveva registrato il numero più elevato di chiusure (432) dall`inizio delle rilevazioni nel 2022. Nei primi tre mesi del 2025 il calo è dello 0,5%: un record anche questo, dal momento che, confrontando la serie relativa ai primi tre mesi degli anni passati, il primo trimestre del 2025 segna il dato peggiore.
I tagli alla rete fisica non hanno investito in modo omogeneo le diverse aree del Paese. Le regioni più colpite sono state Liguria (- 1,2%), Veneto (- 1%) e Friuli Venezia Giulia (- 0,9%), mentre si rileva un aumento di uno sportello in Calabria e Umbria, in entrambi i casi dovuto a banche di credito cooperativo. Nel primo trimestre dell`anno altri 5 comuni sono rimasti privi di filiali sul loro territorio, facendo salire il numero complessivo a 3.386 (42,9% del totale).
Continua ad aumentare anche il numero delle persone che non hanno accesso ai servizi bancari o rischiano di perderlo: rispetto al 31 dicembre 2024 sono oltre 11 milioni. Di queste, più di 4,6 milioni (+ 0,2%) vivono in comuni totalmente desertificati; quasi 6,4 milioni (+ 1,3%) in comuni in via di desertificazione, quelli con un solo sportello. Risulta in crescita, inoltre, il numero delle imprese che hanno la propria sede in comuni desertificati: sono 846 in più rispetto al trimestre precedente.
Si confermano anche le dimensioni rilevanti dei centri colpiti dalla desertificazione: senza sportello un comune con più di 20mila abitanti (Trentola Ducenta, in provincia di Caserta).
Per comprendere la reale portata del fenomeno i dati vanno letti in parallelo a quelli sulla diffusione dell`internet banking, ancora modesta: in Italia lo utilizza solo il 55% degli utenti contro una media Ue del 67,2%. Da ciò si evince che la desertificazione bancaria rappresenta un acceleratore dell`esclusione sociale, soprattutto per le fasce anziane della popolazione, penalizzate dal minor livello di competenze digitali (tra i 65 e i 74 anni solo il 33,9% utilizza l`internet banking contro una media Ue del 44,7%).