I mercati finanziari sottovalutano i rischi legati al cambiamento climatico, un fenomeno che può avere “conseguenze di vasta portata” sull’economia. Lo ha affermato il vicedirettore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, secondo cui “i mercati probabilmente stanno sottoprezzando i rischi legati al clima perché pensano che gli effetti si materializzeranno soltanto nel lungo termine. La crisi finanziaria del 2007 ci ricorda i costi sociali ed economici del sottovalutare e sottoprezzare il rischio.”
Gli studi scientifici “ci dicono che il mondo si sta riscaldando”, ha sottolineato Signorini aprendo i lavori di un convegno alla Banca d’Italia sulla finanza sostenibile. “Le autorità di vigilanza finanziaria – ha spiegato – devono prendersi cura di questi problemi perché gli effetti degli eventi naturali collegati al clima hanno potenzialmente conseguenze di vasta portata per l’economia e il sistema finanziario.”
A fare il punto è anche il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, secondo il quale gli incentivi per la green finance devono essere migliorati, perché andare verso una finanza sostenibile è una “riforma strutturale”.
“Muoversi verso una finanza sostenibile – ha spiegato Padoan nel suo intervento al convegno – è una riforma strutturale perché cambia i comportamenti: solo in questo modo si possono ottenere risultati molto sfidanti. E cambiare i comportamenti richiede il cambiamento degli incentivi.”
“La crescita sostenibile – ha aggiunto il ministro – resta al centro dell’agenda di public policy globale.”
Padoan ricorda inoltre che la crescita sostenibile e inclusiva “sarà un tema del G7 italiano. Gli Stati devono mettersi d’accordo per indirizzare cospicue risorse verso questi obiettivi.”