“Il prolungarsi della recessione economica e l`incertezza sulle prospettive di ripresa della domanda interna confermano la validità delle indicazioni fornite agli istituti dalla Banca d’Italia lo scorso anno e richiedono anzi un ulteriore sforzo alle banche, chiamate ora anche a rafforzare i presidi a fronte del deterioramento della qualità delle attività detenute”. E’ quanto scrive Via Nazionale in una comunicazione alle banche del 13 marzo.
“È quindi in primo luogo necessario che le banche adeguino le rettifiche di valore complessive sui crediti all`evoluzione presente e prospettica del contesto economico”, sottolinea la Banca d’Italia, allo stesso tempo “devono proseguire gli sforzi intrapresi per accrescere la capacità di autofinanziamento: in particolare, in linea con le azioni di contenimento dei costi operativi e per il personale, le scelte in materia di remunerazione e le politiche di distribuzione dei dividendi devono contribuire al perseguimento di questo obiettivo”.
La Banca d’Italia si attende quindi che “i competenti organi sociali delle banche, nel definire le politiche di bilancio relative all`esercizio appena concluso, si attengano alle indicazioni fornite, allineando le previsioni di perdita all`accresciuta rischiosità degli attivi e contenendo la quota variabile delle remunerazioni e la distribuzione degli utili”.
“A fronte del perdurare della crisi e delle ancora incerte prospettive di ripresa economica – ribadisce via Nazionale – appare necessario pervenire a un livello di rettifiche di valore complessive sulle attività finanziarie coerente con l`evoluzione attuale e prospettica della rischiosità degli attivi. È quindi indispensabile l`adozione di criteri di prudenza per la valutazione della recuperabilità dei crediti anomali, tenendo conto, in particolare, delle valutazioni di perdita sulle specifiche posizioni analizzate nell`ambito degli accertamenti ispettivi di vigilanza”.
La prudenza che la Banca d`Italia richiede nella valutazione dei crediti “rappresenta un fattore di salvaguardia dell`integrità del capitale delle banche e concorre ad accrescere la fiducia dei mercati verso di esse: analisti e investitori chiedono che i dati di bilancio riflettano l`effettiva qualità delle attività degli intermediari e forniscano indicazioni affidabili sui rischi in essere”.
In prospettiva, conclude Bankitalia, “la correttezza delle classificazioni aziendali relative alle partite anomale e la congruità delle rettifiche di valore continueranno a formare oggetto di attento scrutinio da parte della Banca d’Italia, che si riserva di adottare gli interventi di vigilanza ritenuti opportuni”. (LF)