Il sistema bancario italiano deve spingere ora “rapidamente” sul pedale del consolidamento interno.
Lo ha sottolineato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel suo intervento all’assemblea dell’Abi, che celebra oggi il proprio centenario. Negli scorsi anni e fino alla prima parte del 2018, le situazioni di crisi “più problematiche” delle banche italiane minori “sono state gestite attraverso soluzioni di mercato che hanno permesso di tutelare la stabilità finanziaria e di salvaguardare i depositanti”. Nell`attuale contesto di mercato, però, “l`appetibilità degli investimenti nel capitale delle banche minori si è sensibilmente ridotta. Le operazioni di ristrutturazione sono divenute più difficili, anche per la percezione di una maggiore incertezza circa il loro possibile esito”. Lo ha sottolineato il governatore della Banca d’Italia, Vincenzo Visco, nel suo intervento all’assemblea dell’Abi, che celebra oggi il proprio centenario.
“In questo quadro, e in presenza delle limitazioni poste dalle regole europee per la gestione delle crisi degli intermediari minori, il sistema delle banche meno significative deve ricercare al suo interno le soluzioni per una messa in sicurezza e un rilancio”, ha affermato il governatore rivolgendosi alla gremita platea riunita a Palazzo Mezzanotte a Milano, sede di Borsa Italiana.
“Da un lato, – ha sottolineato Visco – il legame con il territorio non può rappresentare l`unico fattore di sviluppo; alla conoscenza dei mercati e degli operatori è necessario associare un utilizzo intenso delle nuove tecnologie per accrescere l`efficienza gestionale e rendere più competitiva l`offerta dei servizi alla clientela. Dall`altro, le banche devono sfruttare i vantaggi che una maggiore dimensione può apportare in termini di economie di scala e di solidità patrimoniale”.
“Siamo consapevoli della complessità di un consolidamento, ma – ha esortato il governatore della Banca d’Italia – vanno rapidamente avviati lavori propedeutici per muovere in quella direzione, definendo progetti di interesse comune in materie quali l`innovazione tecnologica, la condivisione delle attività di supporto e dei relativi costi, lo sviluppo di sinergie nell`offerta dei servizi”.
“Resta fondamentale la costituzione di un assetto di governance equilibrato, in grado di evitare conflitti di interesse e rispondente all`obiettivo di finanziare l`economia reale in condizioni di piena efficienza e di adeguata redditività”, ha concluso Visco.
E.G.