Pier Paolo Baretta, ex sindacalista della Cisl, oggi deputato del Pd, non condivide i timori sulla possibilità che l’accordo tra Fiat per Pomigliano cambi il sistema delle relazioni industriali in Italia. ”Non vedo questo rischio: innanzi tutto perchè Pomigliano è un caso unico in Italia, in quanto l’unica fabbrica con dentro la camorra, che di solito è fuori proprio dalle fabbriche. Inoltre, la Fiat non è solo Pomigliano, è anche Melfi, Pratola Serra, Termoli. E se vogliamo dirla tutta il modello Pomigliano sarebbe un passo avanti in tantissime piccole imprese: almeno dà delle regole, mentre in tante piccole imprese non c’è alcuna regola”. Secondo Baretta, ”il Pd deve riflettere sulle nuove relazioni industriali in modo autonomo: lo deve fare partendo dai tanti contratti di categoria firmati unitariamente, lo deve fare ripensando al contratto. Io credo che la grande sfida sia oggi pensare a modelli partecipativi dei lavoratori alle sorti dell’impresa in cui lavorano. Oggi non c’è più la conflittualità ma non c’è un modello alternativo di relazioni: siamo a metà del guado. Il Pd deve riflettere e elaborare una proposta legislativa”.In questo contesto, conclude Baretta, l’unita’ sindacale puo’ essere un aiuto, ma non e’ indispensabile. E poi c’è più unità di quello che passa sui giornali; basta guardare ai tanti confratti firmati unitariamente, che sono la maggior parte”.
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