• Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Contatti
martedì, 15 Luglio 2025
  • Accedi
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Pier Silvio Berlusconi a gamba tesa: scarica Tajani sullo Ius Scholae, chiede ‘’facce nuove’’ per Forza Italia, e non esclude un suo futuro impegno in politica: ‘’mancano leader”. Meloni promossa, ma la squadra di governo è ‘’migliorabile’’

    Forza Italia, il pungolo di Pier Silvio a difesa degli interessi di famiglia

    Donald Trump è il 45esimo presidente degli Stati Uniti

    Il teatro dell’assurdo dei dazi americani

    La meglio gioventù perduta nei social

    La politica dell’algoritmo e la conquista dell’egemonia

    L’autunno difficile di Meloni, con Elly nel ruolo di salvagente

    L’autunno difficile di Meloni, con Elly nel ruolo di salvagente

    Licenziamenti individuali: quella legge del ’66

    La risoluzione tacita del rapporto di lavoro è inefficace senza convalida: lo chiarisce la Cassazione

    Il decreto Cura Italia non impedisce il licenziamento per superamento del periodo di comporto

    Rendere più facili i licenziamenti non favorisce la mobilità, ma l’esclusione. Una analisi della Voce.info sulle riforme del lavoro di Fornero e Renzi

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Moda, è crisi anche nel settore retail: meno 18 negozi ogni giorno. Felloni (Federazione Moda Italia): urge un Piano che sostenga l’intera filiera

    Moda, sindacati: applicare il contratto nazionale per evitare lo sfruttamento

    La proposta di Calenda sulla partecipazione dei lavoratori ex Alcoa suscita interrogativi e dubbi

    Ex Alcoa-SiderAlloys. Sindacati: si continua a finanziare un fallimento, il Governo intervenga

    Metalmeccanici, Federmeccanica e Assistal: adesione allo sciopero al 20%. E sulla trattativa interrotta da novembre: ”non siamo stati noi a rompere, ma chi ha scelto il conflitto”

    Perché serve una svolta concettuale nell’impianto delle politiche industriali

    La Perla, Cgil e Filctem: necessario nuovo incontro al Mimit

    La Perla, via libera alla proroga della cig per le 37 lavoratrici escluse. Pisani (Filctem-Cgil): abbiamo vinto una battaglia contro la finanza speculativa, ma ci sono ancora sfide da affrontare

    Federmeccanica, il neo presidente Bettini ai sindacati: superare la logica dello scontro per un contratto che unisca competitività e sostenibilità. Il dialogo come collante delle relazioni industriali

    Federmeccanica, il neo presidente Bettini ai sindacati: superare la logica dello scontro per un contratto che unisca competitività e sostenibilità. Il dialogo come collante delle relazioni industriali

    Deciso tavolo per Eni, ma i sindacati confermano la mobilitazione

    Versalis, Falcinelli (Filctem Cgil): “Per Eni e Governo la chimica di base è strategica purché non si faccia in Italia”. La Commissione Ue presenta il piano d’azione per l’industria chimica, mentre il nostro paese abbandona il settore

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione
    Banche, sindacati: torni l’obbligo di appuntamento per entrare in filiale

    Banche, Abi: con i sindacati raggiunti due accordi nazionali, dialogo costruttivo

    Il testo del rapporto Istat sulle condizioni di vita dei minori nel 2024

    Il testo della lettera di Donald Trump sui dazi inviata alla Commissione europea

    Attività minerarie, il testo dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto

    Siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale

    Attività minerarie, rinnovato il contratto di settore: aumenti di 280 euro

    Osservatorio Cisl Lombardia, la ricerca “La CISL dei giovani, con i giovani, per i giovani”

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Attraversare i confini, di Valerio Nicolosi. Editore Utet

    Attraversare i confini, di Valerio Nicolosi. Editore Utet

    Crimini e caporali, di AA.VV. a cura di Stefano Becucci e Vincenzo Scalia

    Crimini e caporali, di AA.VV. a cura di Stefano Becucci e Vincenzo Scalia

    La Grande Transizione del capitalismo, di Giuseppe Sabella. Editore Rubbettino

    La Grande Transizione del capitalismo, di Giuseppe Sabella. Editore Rubbettino

    Domani è oggi. Costruire il futuro con la lente della demografia, di Francesco Billari. Editore Egea

    Domani è oggi. Costruire il futuro con la lente della demografia, di Francesco Billari. Editore Egea

    Combattere la bella battaglia, di Sandro Antoniazzi. Edizioni Lavoro

    Combattere la bella battaglia, di Sandro Antoniazzi. Edizioni Lavoro

    Un’altra storia, di Maurizio Landini. Edizioni Piemme

    Un’altra storia, di Maurizio Landini. Edizioni Piemme

  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro
  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Pier Silvio Berlusconi a gamba tesa: scarica Tajani sullo Ius Scholae, chiede ‘’facce nuove’’ per Forza Italia, e non esclude un suo futuro impegno in politica: ‘’mancano leader”. Meloni promossa, ma la squadra di governo è ‘’migliorabile’’

    Forza Italia, il pungolo di Pier Silvio a difesa degli interessi di famiglia

    Donald Trump è il 45esimo presidente degli Stati Uniti

    Il teatro dell’assurdo dei dazi americani

    La meglio gioventù perduta nei social

    La politica dell’algoritmo e la conquista dell’egemonia

    L’autunno difficile di Meloni, con Elly nel ruolo di salvagente

    L’autunno difficile di Meloni, con Elly nel ruolo di salvagente

    Licenziamenti individuali: quella legge del ’66

    La risoluzione tacita del rapporto di lavoro è inefficace senza convalida: lo chiarisce la Cassazione

    Il decreto Cura Italia non impedisce il licenziamento per superamento del periodo di comporto

    Rendere più facili i licenziamenti non favorisce la mobilità, ma l’esclusione. Una analisi della Voce.info sulle riforme del lavoro di Fornero e Renzi

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Moda, è crisi anche nel settore retail: meno 18 negozi ogni giorno. Felloni (Federazione Moda Italia): urge un Piano che sostenga l’intera filiera

    Moda, sindacati: applicare il contratto nazionale per evitare lo sfruttamento

    La proposta di Calenda sulla partecipazione dei lavoratori ex Alcoa suscita interrogativi e dubbi

    Ex Alcoa-SiderAlloys. Sindacati: si continua a finanziare un fallimento, il Governo intervenga

    Metalmeccanici, Federmeccanica e Assistal: adesione allo sciopero al 20%. E sulla trattativa interrotta da novembre: ”non siamo stati noi a rompere, ma chi ha scelto il conflitto”

    Perché serve una svolta concettuale nell’impianto delle politiche industriali

    La Perla, Cgil e Filctem: necessario nuovo incontro al Mimit

    La Perla, via libera alla proroga della cig per le 37 lavoratrici escluse. Pisani (Filctem-Cgil): abbiamo vinto una battaglia contro la finanza speculativa, ma ci sono ancora sfide da affrontare

    Federmeccanica, il neo presidente Bettini ai sindacati: superare la logica dello scontro per un contratto che unisca competitività e sostenibilità. Il dialogo come collante delle relazioni industriali

    Federmeccanica, il neo presidente Bettini ai sindacati: superare la logica dello scontro per un contratto che unisca competitività e sostenibilità. Il dialogo come collante delle relazioni industriali

    Deciso tavolo per Eni, ma i sindacati confermano la mobilitazione

    Versalis, Falcinelli (Filctem Cgil): “Per Eni e Governo la chimica di base è strategica purché non si faccia in Italia”. La Commissione Ue presenta il piano d’azione per l’industria chimica, mentre il nostro paese abbandona il settore

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione
    Banche, sindacati: torni l’obbligo di appuntamento per entrare in filiale

    Banche, Abi: con i sindacati raggiunti due accordi nazionali, dialogo costruttivo

    Il testo del rapporto Istat sulle condizioni di vita dei minori nel 2024

    Il testo della lettera di Donald Trump sui dazi inviata alla Commissione europea

    Attività minerarie, il testo dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto

    Siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale

    Attività minerarie, rinnovato il contratto di settore: aumenti di 280 euro

    Osservatorio Cisl Lombardia, la ricerca “La CISL dei giovani, con i giovani, per i giovani”

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Attraversare i confini, di Valerio Nicolosi. Editore Utet

    Attraversare i confini, di Valerio Nicolosi. Editore Utet

    Crimini e caporali, di AA.VV. a cura di Stefano Becucci e Vincenzo Scalia

    Crimini e caporali, di AA.VV. a cura di Stefano Becucci e Vincenzo Scalia

    La Grande Transizione del capitalismo, di Giuseppe Sabella. Editore Rubbettino

    La Grande Transizione del capitalismo, di Giuseppe Sabella. Editore Rubbettino

    Domani è oggi. Costruire il futuro con la lente della demografia, di Francesco Billari. Editore Egea

    Domani è oggi. Costruire il futuro con la lente della demografia, di Francesco Billari. Editore Egea

    Combattere la bella battaglia, di Sandro Antoniazzi. Edizioni Lavoro

    Combattere la bella battaglia, di Sandro Antoniazzi. Edizioni Lavoro

    Un’altra storia, di Maurizio Landini. Edizioni Piemme

    Un’altra storia, di Maurizio Landini. Edizioni Piemme

  • Appuntamenti
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro
No Result
View All Result

Home - Approfondimenti - Interviste - Benaglia, I mass media non ci amano, ma i lavoratori sono con noi

Benaglia, I mass media non ci amano, ma i lavoratori sono con noi

di Massimo Mascini
7 Gennaio 2021
in Interviste
Benaglia, I mass media non ci amano, ma i lavoratori sono con noi

Roberto Benaglia, il nuovo segretario generale della Fim, il sindacato dei metalmeccanici della Cisl, ha vissuto questi cinque mesi da quando ha preso il posto di Marco Bentivogli come fossero stati cinque anni per l’intensità di problemi che ha dovuto affrontare. Ma non ha fatto un passo indietro. Il rinnovo del contratto, il salvataggio dell’Ilva, la nascita di Stellantis, le tante vertenze aziendali da risolvere, tutti impegni che lo hanno visto in prima linea. Forte del supporto della Fim. Un grande sindacato, afferma, che ha una visione del suo futuro, ma che resta con i piedi ben piantati per terra. E che non si ferma a guardare il passato, punta in avanti. I lavoratori, afferma, ci seguono, sanno che siamo al loro fianco. Non abbiamo abbandonato l’idea del sindacato soggetto politico, dobbiamo continuare a essere un forte supporto della politica, ma non ci siamo persi nei riti romani, lottiamo tutti i giorni per difendere i diritti dei lavoratori. E loro capiscono il nostro impegno e ci ripagano. Nonostante la pandemia il tesseramento in tutti i territori o è uguale agli anni scorsi o cresce.

Benaglia, state chiudendo la trattativa per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici?

Il confronto è andato avanti per tutto il mese di dicembre con intensità. Adesso abbiamo due date già fissate, il 12 e 13 gennaio. Andiamo a questo appuntamento con la volontà ferma di proseguire a oltranza, sperando di arrivare presto a una soluzione positiva. Lo dobbiamo fare per almeno due ragioni, perché il contratto è scaduto da un anno e questo ritardo deve essere colmato al più presto, e perché tutta l’industria metalmeccanica deve recuperare prima possibile quanto perso in questo anno di pandemia. Dobbiamo dare certezze alle imprese e ai lavoratori. Non ci sono motivi per non rinnovare il contratto. Non c’è un blocco politico di Confindustria, altri settori manifatturieri hanno risolto positivamente le loro vertenze, adesso tocca a noi metalmeccanici.

Qual è stata la molla che ha fatto scattare questa fase di trattative più intense?

E’ intervenuto un diverso atteggiamento di Federmeccanica, dettato anche dal fatto che il settore va riprendendosi, non è disastrato. Per questo dal documento del 26 novembre, anche a fronte delle nostre pressioni, i nostri interlocutori hanno smesso di dire che la piattaforma era tutta sbagliata e hanno cominciato a pensare a come rispondere. Ma c’è ancora tanta strada da fare.

Forse il divario più marcato è sul salario.

Sì, è vero, esiste una forte distanza sul tema del salario. Federmeccanica deve fare nuove proposte, non possiamo certo accettare la loro offerta di un aumento medio di 65 euro. Ma nel contratto ci sono tante altre materie di primario interesse per le quali abbiamo il dovere di trovare adeguate soluzioni. Mi riferisco per esempio alla riforma dell’elemento perequativo per l’ampliamento del secondo livello contrattuale, alle regole per lo smart working, a come rendere esigibile il diritto alla formazione. Tutti elementi sui quali dobbiamo misurarci con l’obiettivo di trovare soluzioni innovative.

L’altro grande problema che vi si pone davanti è la nascita di Stellantis, il grande gruppo automobilistico che nasce dalla fusione di Psa e Fca. Cosa significa per la categoria questa nuova realtà?

Significa soprattutto una fortissima accelerazione nel futuro. Il mondo dell’auto è in una grande evoluzione tecnologica e noi dobbiamo prestare tutta la nostra attenzione, guardando agli interessi dei lavoratori di Fca, come anche a quelli delle imprese dell’indotto. La fusione avviene tra due grandi soggetti industriali che hanno deciso di integrarsi l’uno nell’altro e di essere complementari per poter affrontare le sfide tecnologiche e di modello. Si sta completando il piano industriale 2019-21 e Fca ha confermato tutti gli investimenti programmati, adesso guardiamo con fiducia al nuovo piano industriale, sperando che sia adeguato in termini di innovazioni e investimenti.

Come pensate di muovervi?

Abbiamo chiesto un incontro con Carlos Tavares, l’amministratore delegato del gruppo, che ci pare voglia procedere velocemente per mettere a punto il nuovo piano industriale. L’obiettivo deve essere quello di rendere il gruppo sempre più competitivo, considerare il futuro che lo attende.

Vi fa certamente piacere l’attenzione ai temi della partecipazione.

E’ un quid in più che ci fa molto piacere, soprattutto a noi che abbiamo sempre avuto l’obiettivo della partecipazione. Punteremo a introdurre in Fca questo sentimento, con soluzioni non fotocopiate sulle esperienze dei francesi, ma adeguate alle necessità del gruppo. Una sfida in più, che accettiamo con grande piacere.

Grandi vertenze e grande tuo impegno. Sei arrivato in Fim cinque mesi fa e ti sei trovato subito nell’occhio del ciclone. Come hai vissuto questo momento?

Il mio problema è che sono arrivato proprio quando tutti i nodi sembravano venire al pettine. Il rinnovo contrattuale da togliere dalle secche in cui si era arenato, Ilva che rischiava di chiudere, Stellantis che doveva decollare, quella di Whirpool e decine di altre grandi vertenze irrisolte. Ma non abbiamo esitato, ci siamo gettati in avanti per ottenere risultati. Posso dire che questi cinque mesi hanno pesato come fossero cinque anni per l’intensità degli impegni. La stella polare è sempre stata l’occupazione, da tutelare non solo con la cassa integrazione, ma con adeguate, forti politiche attive e con la formazione. L’energia e la capacità della Fim si stanno impegnando al 120%, per assicurare risultati. Il rammarico è di non aver trovato spazio e tempo per tante vertenze aziendali, che dovremo affrontare con spirito innovativo.

Puoi contare sulla Fim, un sindacato molto coeso, dotato di un forte spirito di appartenenza, che non si è tirato mai indietro. E’ questo il tuo punto di forza?

Certamente. Ho trovato una Fim molto volenterosa nel guardare avanti. Il cambiamento nel gruppo dirigente non la ha distolto dall’esigenza di guardare avanti, di non fermarsi alla visibilità. La Fim ha una precisa visione della sua azione, ma sta attenta a tenere i piedi ben piantati in terra. Abbiamo grandi capacità di guardare al di là degli slogan e di cercare nell’impegno contrattuale la soluzione ai problemi. Questa è la Fim che ho trovato e che voglio rilanciare.

Buoni rapporti con le altre sigle metalmeccaniche?

La crisi ci obbliga a fare quadrato. C’è dibattito, certo, sensibilità articolate, diverse, ma su tutto c’è l’esigenza forte di guardare ai problemi concreti con cui ci misuriamo. Io sono l’ultimo arrivato, ho dovuto adattarmi a equilibri consolidati. Quello che voglio è costruire l’unità non guardando indietro, difendendo il passato. Questo è il punto sul quale vorrei interpretare il rapporto unitario tra noi.

Una caratteristica che d’altronde connota i rapporti tra la Cisl e le altre confederazioni.

Non potrebbe essere altrimenti, stiamo vivendo un vero e proprio disastro sociale, si generano diseguaglianze, cadono i posti di lavoro, si verificano polarizzazioni, non possiamo che fare quadrato. Noi della Cisl ci caratterizziamo per questa esigenza forte che sentiamo di non fermarci alla difesa del passato, vogliamo andare avanti. Faccio un esempio, il blocco dei licenziamenti e la riforma degli ammortizzatori sociali: per noi e per la Cisl è decisivo che questo tempo venga utilizzato per realizzare quelle politiche attive del lavoro che sono state al centro di tanti convegni, mai di vere e proprie riforme. Con la Cisl abbiamo un forte rapporto, molto concreto, anche perché abbiamo tutti di fronte tanti problemi che non appartengono a una sola categoria, ma sono trasversali.

Benaglia, il sindacato sta perdendo forza? E se sì, come può rispondere?

Oggi esiste una differenza, una distanza tra l’immagine ufficiale, per come il sindacato è considerato dai mass media, e la vera reputazione sociale, quella del sindacato che è vicino alle persone. Mai come oggi i nostri sindacalisti sono impegnati al massimo per dare risposte alle persone, per trovare soluzioni sempre nuove. Un supporto, magari solo un’indicazione, un consiglio. Io so bene che noi abbiamo una forte reputazione sociale, tra la gente, tra i lavoratori. Adesso è giunto il momento di capitalizzarla. E ci possiamo riuscire. Nel 2020, anno difficile per il sindacato, siamo stati chiusi in casa per due mesi, non abbiamo potuto fare assemblee, eppure in tutti i territori o pareggiamo o aumentiamo il tesseramento. Perché siamo percepiti in maniera diversa da come siamo descritti dai mass media.

L’idea del sindacato come soggetto politico è sempre viva tra voi? E questo non ha allontanato il sindacato dai problemi quotidiani dei lavoratori?

Assolutamente no. L’idea del sindacato soggetto politico, che fu di Pierre Carniti, è sempre valida. Perché, quando i soggetti politici, o il governo, sono chiamati a grandi emergenze, a governare l’economia, a tenere aperte le imprese, tanto più il sindacato ha un grande ruolo nel dare indicazioni, fare pressioni perché si compiano le scelte più giuste. Ma quando il sindacato bada alla politica non per questo dimentica i bisogni dei lavoratori. Il sindacato non si è perso nei territori e nelle fabbriche, non si è perduto nei riti romani, resta con i piedi per terra a guardare da vicino i problemi dei lavoratori. Poi, certo, dobbiamo andare avanti, affrontare nuove sfide, è necessario anche fermarci e riconsiderare la nostra strategia. Il 2021 per noi è un anno importante, abbiamo il congresso e questa è l’occasione per una rielaborazione del nostro essere, del nostro pensiero.

Un anno importante per voi.

Molto importante, ma c’è un’altra cosa che mi impegna in questi giorni, mi sto interrogando su cosa possiamo fare noi, il sindacato dei metalmeccanici, per contrastare la povertà. Vediamo tutti i giorni allungarsi le file davanti alle sedi della Caritas, allargarsi le fasce di lavoratori senza protezioni. Non è un problema dei metalmeccanici, che hanno la cassa integrazione. Ma noi come sindacato non possiamo rimanere inerti, dobbiamo muoverci anche su questo campo. Siamo un sindacato che con la contrattazione innova, trova soluzioni ai problemi, allora forse dobbiamo porci anche questo obiettivo. Non so cosa possiamo fare, ma non possiamo lasciare tutto al 5 per mille e alla Caritas. Accordi con le aziende, un intervento di welfare, qualcosa dobbiamo fare. Ci sto pensando, ti farò sapere.

Massimo Mascini

Attachments

  • jpg
Massimo Mascini

Massimo Mascini

Direttore responsabile de Il diario del lavoro

In evidenza

Metalmeccanici in piazza per il rinnovo del contratto, bloccate la tangenziale Bologna e il porto Ancona

Obiezione di coscienza, non va bene quando a farla è il sindacato

15 Luglio 2025
Moda, è crisi anche nel settore retail: meno 18 negozi ogni giorno. Felloni (Federazione Moda Italia): urge un Piano che sostenga l’intera filiera

Moda, sindacati: applicare il contratto nazionale per evitare lo sfruttamento

15 Luglio 2025
La proposta di Calenda sulla partecipazione dei lavoratori ex Alcoa suscita interrogativi e dubbi

Ex Alcoa-SiderAlloys. Sindacati: si continua a finanziare un fallimento, il Governo intervenga

15 Luglio 2025
Rota (Fai-Cisl), i dazi di Trump ci riportano nel secolo scorso. Colpita la spina dorsale del nostro export, temiamo gli effetti sul lavoro

Rota (Fai Cisl): condividiamo le preoccupazioni dei produttori su Pac

15 Luglio 2025
Ilva, una contrattazione per tutelare salute, ambiente e lavoro, l’iniziativa della Cgil a Taranto

Ex-Ilva, i sindacati chiedono garanzie occupazionali e sulla continuità produttiva dopo l’incontro al Mimit con il governo e le istituzioni locali

15 Luglio 2025
Ulteriori informazioni

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

© 2024 - Il diario del lavoro s.r.l.
Via Flaminia 287, 00196 Roma

P.IVA 06364231008
Testata giornalistica registrata
al Tribunale di Roma n.497 del 2002

segreteria@ildiariodellavoro.it
cell: 349 9402148

  • Abbonamenti
  • Newsletter
  • Impostazioni Cookies

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
View All Result
  • Rubriche
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
  • Approfondimenti
    • L’Editoriale
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    • Diario delle crisi
  • Fatti e Dati
    • Documentazione
    • Contrattazione
  • I Blogger del Diario
  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Accedi