“Il rallentamento della situazione economica genera aspettative in termini di reazione. Ci si aspetta coerenza. Il fatto che il governo si renda conto che lavoro e crescita sono due aspetti fondamentali della tenuta della manovra e della politica economica del Paese è sicuramente un passo avanti che crea però maggiori aspettative da parte del mondo dei produttori”. È quanto afferma il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia in un’intervista al Corriere della Sera, sottolineando che “il confronto con questo governo è partito in salita. Le divergenze ci sono, a partire dalla Tav, dal ricorso al deficit, dal decreto dignità. Ma nelle ultime settimane abbiamo notato un clima diverso nel linguaggio e nella volontà di confrontarsi su una serie di proposte. Cosa si deciderà è ancora presto per dirlo”.
“Dobbiamo lavorare per mantenere e superare la nostra posizione e non possiamo fare errori – aggiunge Boccia – l’operazione verità del governo nell’ambito del Def sulla crescita corrisponde a quanto aveva dichiarato il nostro centro studi: noi prevedevamo crescita zero, il governo 0,1. Occorre reagire non constatare”.
Secondo il presidente degli industriali “occorre una operazione rilevante sugli investimenti pubblici e immediata per l’apertura dei cantieri. Nonché un’attenzione a un piano di inclusione giovani nel mondo del lavoro”.
A proposito della flat tax, Boccia afferma: “Occorre a nostro avviso una riforma fiscale complessiva. Abbiamo ancora troppi pesi su chi produce e occorre un clima favorevole a chi ogni giorno investe e rischia nel e per il Paese”.
TN