La Uil non giudica le decisioni di altre organizzazioni sindacali, ma sulla guerra a Gaza ha scelto di raccogliere fondi per la popolazione della Striscia. Così il leader Pierpaolo Bombardieri entrando nella foresteria di Confindustria.
“Per abitudine non diamo mai giudizi sulle decisioni delle altre organizzazioni sindacali – ha detto – noi abbiamo fatto una scelta di una raccolta di fondi che indirizzeremo a chi oggi gestisce la parrocchia, la chiesa di Gaza. Siamo ovviamente molto preoccupati per uno sterminio sistematico del popolo palestinese. Pensiamo che sia necessario in questo periodo che tutta l’opinione pubblica faccia sentire la propria voce al nostro governo, all’Europa, perché non si può stare fermi”.
Bombardieri ha sottolineato che “noi ci sentiamo sempre con i colleghi del sindacato, ma ripeto sempre che noi siamo tre organizzazioni diverse. Ci sono scelte, modi e sensibilità diverse. Pensiamo che sia opportuno in questo momento fare altro per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica. Noi dovremmo unire sul tema di Gaza, far capire al nostro governo che è necessario fare di più, magari fare quello che chiede la commissione europea, perché finalmente si faccia qualche scelta più forte per limitare l’azione di un criminale di guerra che secondo me è Netanyahu.
L’idea di una Uil meno allineata alla Cgil rispetto ai mesi scorsi è una chiave di lettura che voi date a seconda delle situazioni. Noi siamo sempre stati sul merito delle questioni, abbiamo sempre detto che quando ci sono le condizioni per camminare insieme si cammina insieme. Partendo dal presupposto che ci sono tre organizzazioni sindacali che hanno vita, storia e sensibilità diverse. Noi stiamo sul merito delle questioni e in alcuni casi facciamo delle valutazioni, in altri casi ne facciamo altre”.