“Con la firma dell’accordo per il rinnovo del Ccnl Legno-Arredo, la stagione dei rinnovi contrattuali compie un altro passo in avanti, confermando che tali scadenze non sono mai state alternative al confronto sulla riforma del modello contrattuale, che prosegue sui diversi tavoli e avviato da pochi giorni anche con Confindustria”. Così il segretario generale della Cgil Susanna Camusso commenta la firma, avvenuta ieri, del contratto nazionale di lavoro del Legno-Arredo.
“I contenuti dell’intesa sottoscritta dalle categorie – prosegue Camusso – vanno esattamente nella direzione della linea proposta da Cgil-Cisl-Uil con il documento unitario presentato all’inizio dell’anno”. Il segretario generale della Cgil spiega che “sia le soluzioni individuate per le materie economiche, che colgono l’obiettivo della certezza degli incrementi salariali già a partire da gennaio del prossimo anno, sia quanto introdotto nelle normative in materia di organizzazione del lavoro, dimostrano la possibilità di tenere insieme l’esigenza di un rilancio della domanda interna, ai fini di un rilancio della crescita, che il bisogno di innovazione di cui necessitano i nostri settori produttivi per competere in qualità e sicurezza”.
“Tale intesa – conclude Camusso – deve contribuire a dare maggiore forza, per procedere al rinnovo degli altri contratti ancora scaduti, a partire da quelli dei settori pubblici e del terziario, confermando la funzione strategica della contrattazione collettiva per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori e quale motore per contribuire allo sviluppo, assieme agli investimenti, dei quali, sempre più urgentemente, necessita il nostro apparato produttivo e dei servizi”.
Anche il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan sottolinea in una nota che “è una bella notizia la firma del contratto del legno arredo da parte di Federlegno e dei sindacati. Complimenti alla Filca Cisl per essersi battuta per un rinnovo importante che oltre a garantire ai lavoratori del settore gli incrementi salariali con soluzioni contrattuali nuove, con aumenti certi per il primo anno e legati all’inflazione per gli anni successivi, contiene anche elementi di tutela per i lavoratori davvero innovativi sul piano dell’orario di lavoro, del welfare contrattuale, della previdenza integrativa”.
“È un nuovo sistema adeguato alla sfida competitiva delle aziende del settore del legno – ha concluso la Furlan – che garantisce ai lavoratori un sistema di tutele avanzate e di benessere organizzativo, mettendo al centro dei processi organizzativi la persona del lavoratore. Questa è la strada che bisognerà seguire anche nella stesura del nuovo modello contrattuale che stiamo realizzando con tutte le associazioni imprenditoriali, governando i processi di digitalizzazione con la partecipazione ed il contributo determinante e qualificante dei lavoratori”.