Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, boccia l’ipotesi di introdurre il cosidetto prestito pensionistico e attacca il governo che, dopo aver annunciato da tempo di voler affrontare il tema della flessibilità, “non lo vuole fare”. Ipotesi come quella del prestito pensionistico “sono invenzioni per dire: privatizzate il sistema”.
“Discutiamo – ha sottolineato la Camusso – se è realizzabile che questo Paese continui ad avere una norma pensionistica che non dà prospettive ai giovani, che non permette a quelli che non ce la fanno più di andare in pensione, che non risolve il tema degli esodati, che è un sistema che non regge rispetto alla qualità del lavoro”.
“Bisogna ricostruire – ha concluso infine – una solidarietà del sistema, bisogna legare al tipo di lavoro che si fa, non basta ragionare di aspettativa di vita perché non è la stessa per un dirigente e per un muratore, bisogna smetterla di avere l’idea che l’unico problema è di garantire che si continui a risparmiare sulle pensioni. Ci sono altre cose su cui risparmiare e bisogna invece investire perché non si creino generazioni di poveri”.