La Fim-Cisl chiede alla Fem, la Federazione Europea dei Metalmeccanici, “maggiore incisività” nelle azioni a difesa della navalmeccanica e lancia la proposta di una giornata di sciopero da attuarsi contemporaneamente in tutti i cantieri europei, con una manifestazione a Bruxelles.
La proposta è emersa dalla riunione del coordinamento nazionale Fim-Cisl, riunito ieri e oggi a Castellammare di Stabia (Napoli), che oltre a esaminare la situazione della Fincantieri ha analizzato lo scenario della navalmeccanica europea.
“In Europa – secondo la Fim-Cisl – si è determinata una situazione di forte squilibrio delle capacità produttive dei cantieri, in rapporto alle commissioni che sempre più, anche da parte di armatori europei, prendono la via dell’ Oriente. La Corea e la Cina, di fatto, detengono la quasi totalità del mercato mondiale delle navi da trasporto e puntano a erodere quote di mercato anche nei segmenti di più alta tecnologia”.
“Per mettere rimedio a questa situazione – osserva la Fim-Cisl – sono stati avviati negoziati, senza risultati apprezzabili, in ambito Ocse per quanto riguarda il commercio mondiale e tentativi di negoziati bilaterali direttamente con la Corea del Sud, l’ ultimo dei quali, nel mese di settembre, non è approdato ad alcun risultato se non al mantenimento di un inaccettabile dumping commerciale da parte della Corea”.
A giudizio della Fim-Cisl, “in questo quadro, la fine dei sostegni comunitari alla cantieristica non può che aggravare ulteriormente lo squilibrio competitivo, con conseguente – conclude la Fim-Cisl – pesantissime sia sul sistema delle costruzioni che sull’ occupazione”.
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

























