A Sassuolo, Civita Castellana, Firenze, Imola e in tanti altri territori i lavoratori del settore della ceramica hanno scioperato per rivendicare il rinnovo del contratto nazionale. “Uno sciopero nelle aziende ceramiche con adesioni di oltre 80% è la risposta degli addetti del settore che chiedono la difesa del potere d’acquisto dei salari”, dicono Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec Uil.
“Una mobilitazione necessaria – aggiungono – per far comprendere a Confindustria Ceramica e alle aziende del settore che, di fronte a un costo della vita ormai insopportabile per gli effetti dell’inflazione, non indietreggeremo dalla posizione assunta nei 10 mesi di trattativa. Le persone nei presidi oggi pretendono giustizia salariale. Siamo pronti a proseguire la trattativa, ma le controparti dovranno fare un passo indietro rispetto alle loro posizioni, ragionando di aumenti che rispettino le richieste e le aspettative dei lavoratori”.
tn